Ciò che possiamo licenziare

giovedì 8 dicembre 2022

Renzi Matteo il fine umorista e gli altri.

La settimana è iniziata con una barzelletta del Renzi Matteo,  proseguita con quella della Meloni Giorgia poi ci si è messo il Nordio Carlo  e si sta concludendo con il Rosato Ettore. Una settimana tutta da ridere e l’Italia non è il Paese delle banane. Ancora.


 
Tutto si può dire del Renzi Matteo, ma non si può negare abbia senso dell’umorismo e le barzellette come le racconta lui neanche il Berlusconi Silvio ci riesce. Forse per questo il royal baby (de noartri), così lo ha  definito il Ferrara l'apostata Giuliano, guarda-ammicca-aspira-sospira verso i banchi di Forza Italia. Nella appena trascorsa domenica ha lanciato la sua ultima barzelletta: «Majorino deve presentarsi come vice della Moratti e così in Lombardia si vince». Lo scompiscio è ammesso. Naturalmente il Sala Beppe, city manager della Moratti, s’è subito affrettato ad appoggiare la proposta. Cosa vuol dire avere l’animo del famiglio. I sondaggi, per quanto valgono qualche volta quasi niente, raccontano che Mestizia Moratti gode di un ipotetico 15% mentre il Majorino Pierfrancesco ruota intorno al 30%. Come dire: quella con meno chance di vittoria comanda su chi vale il doppio. Chissà se gli americani accetterebbero di lasciare il loro posto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU al Lussemburgo? Ops! non vorrei aver bruciato la prossima battuta al royal baby. Naturalmente una settimana  iniziata così  poteva solo migliorare e subito sulla pista aperta dal Renzi Matteo si è messa nientepopodimeno che la Presidente del Consiglio Meloni Giorgia: «Liberalizzare l’uso del contante è una misura contro l’evasione fiscale». Avesse aggiunto anche fa crescere i capelli e rende tutte callipige  avrebbe fatto bingo! Lo scompiscio doppio è largamente autorizzato. Neanche un giorno ed ecco il guardasigilli Nordio Carlo, ex magistrato inquirente, lanciarsi in crociata contro le più banali ed evidenti misure di indagine della magistratura. In articolare s’è messo di punta contro le intercettazioni telefoniche. Non sarà, come sospettato dai più maligni dei maligni, che così tanto ardore sia da mettersi in relazione al privato incontro avvenuto, il 19 ottobre, tra l’allora aspirante ministro e il pregiudicato Berlusconi Silvio? Ovviamente a far poker ci si è messo il Rosato Ettore, renziano più di Renzi, nonché padre della legge elettorale definita rosatellum, così vergognosa da far concorrenza al porcellum del leghista Calderoli. Per avere la certezza di essere ben compreso e per significare quanto il calendiano avvio d’inciucio vada speditamente avanti, ha detto di condividere completamente gli intendimenti del Nordio e, se la cosa andrà avanti, lui e il suo gruppo la appoggerà, entusiasticamente, in parlamento. Più che un’opposizione-stampella questa sembra una dichiarazione d’amorosi sensi cui è ben connotata una pietosa richiesta di ingresso.  Settimane fa la Meloni Giorgia affermò con tono perentorio:«L’Italia non è il Paese delle banane». Ha dimenticato di aggiungere: ancora.

Buona settimana e Buona fortuna


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