Ciò che possiamo licenziare

martedì 9 febbraio 2021

Chi l’ha mai detto che i partiti sono tutti uguali?

 Una volta era l’offesa delle offese, oggi è la norma. Tutti bigi più bigi dei famosi gatti per accomodarsi e mettere le mani sul malloppo. L’accordo è totale: sull’Europa, sulle migrazioni, sull’evasione fiscale, sulle tasse, sul lavoro nero, sulla giustizia, sui licenziamenti, vero? Il malloppo val bene un giro di trottola.


Una volta quando si voleva irridere e sbeffeggiare il mondo della politica ufficiale e dei partiti si diceva “tanto sono tutti uguali”. Questa quattro paroline messe in fila facevano saltare la mosca al naso a tutti. Sia che fossero apparatinichi, segretari di partito, politici ormai arrivati con tanto di poltrona ben vinavilata alle terga, Parlamento o Senato che fosse, e poi anche a tutti i militanti e ai discettatori di politica da bar o da barbiere. Subito a siffatta vergognosa offesa scattava a mo’ di difesa la controaccusa: “qualunquisti!” Un caro simpatico omaggio a Guglielmo Giannini che nel 1944 fondò in quel di Roma Il Fronte dell’Uomo Qualunque che fu prima giornale e poi partito e portò sui sacri scranni per qualche tempo un po’ di uomini qualunque uguali agli altri. Sai che novità. Il vecchio movimento ha fatto strada carsica fino ad arrivare ai giorni nostri con i “la qualunque” che si vedono tutti i giorni in tv. Se non è zuppa è pan bagnato.  Comunque c’era un tempo in cui, ogni partito, ogni politico all’accusa di essere “tutti uguali” si lanciava nell’elencazione delle differenze dagli altri. Elencazione che conteneva numerosissime diversità, di tutti i tipi, da quelle filosofiche, la moralità borghese, a quelle più trucemente mercimoniose, le mani pulite. In riferimento agli altri naturalmente. Ma, si sa, i tempi cambiano. Eccome se cambiano. Basta che appaia all’orizzonte il professor Draghi che senza neanche l’imposizione delle mani guarisce gli infermi (ha sanato Berlusconi), moltiplica i pani e i pesci (vedi l’andamento della borsa italica) e, neanche a dirlo, rimette i debiti (riduzione dello spread in due giorni) ed eccolo che, pur in pieno giorno, fa diventare bigi tutti i gatti. Cioè i partiti che d’improvviso annullano le differenze sui temi scottanti e diventano tutti uguali. Tutti d’accordo sull’Europa? E sull’immigrazione? E sulle infrastrutture? E sulla giustizia? E sul lavoro nero? E sulle tasse progressive, come da Costituzione? E sui licenziamenti? E … E … Al dunque: tutti dentro per il governo dei migliori, migliori vi rendete conto?. E lì tutti a sgomitare per essere più bigi dei bigi. Le giravolte sono così tante e veloci che al confronto quelle delle trottole a molla della bella infanzia sembrano esempi di tetragona stabilità. Gli opposti si abbracciano e si complimentano vicendevolmente pur di mettere le mani sul malloppo. Perché c’è anche questo: il malloppo. Spettacolo esilarante che dà ragione quant’altri mai all’antica vulgata: sono tutti uguali.  Con la quasi eccezione di Fratelli d’Italia, partito che mantiene il suo posizionamento lasciandosi tuttavia accostata la porta per una futura entrata  In fondo anche loro sono italici.

Buona settimana e buona fortuna.  

2 commenti:

  1. Ragionevolissime considerazioni. Quando arrivò Monti c'erano solo debiti da sanare. Oggi ci sono miliardi in arrivo : chi vorrebbe rimanere senza briciole, o meglio sostanziose fette di torta ? Farò coming out : l'avessero chiesto a me, io mi sarei fiondato a dire "Vengo anch'io !". E il grande Jannacci non mi avrebbe detto : "No, tu no".

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  2. Il fatto è che polemicamente-creativamente-dadaisticamente mi ostino a credere che la parola etica abbia un senso. Non mi accompagno a xenofobi suprematisti perché con loro si guadagna, non mi accompagno a truffatori perché con loro si può spartire la torta, non mi accompagno a chi fa disguaglianze perché tanto un po' ne viene anche a me. Per questo non ho bisogno di Jannacci per il "no, tu no". Me lo dico da solo. Detestavo il governo Monti perché è andato a prendere i soldi non dove erano e sono (evasione fiscale) ma dove era più facile (pensioni e lavoro pubblico. Con la logica del più facile faccio fatica a convivere. Quello di Draghi, al di là di esagitata esegesi, sarà un governo modesto poiché non potrà toccare i grandi temi e per traghettare il prof Draghi alla presidenza della Repubblica, dovrà sistemare cosucce minime per non scontentare nessuno. As usual.

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