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domenica 1 novembre 2020

Sean Connery era come il whisky

 Hitchcook ne voleva fare la copia di Cary Grant. Fu indipendentista scozzese e contemporaneamente baronetto, una contraddizione come han quasi tutti. Finanziò i progetti pro ambiente di Al Gore.

                                 

Sean Connery è morto nella sua villa di  Nassau dopo aver compiuto novant’anni due mesi e sei giorni che, a bene vedere, non sono pochi. La leggenda metropolitana dice che abbia praticato tanti mestieri, alcuni anche bizzarri come il verniciatore di bare, che starebbero a significare una vita avventurosa che in verità era solo grama. Comunque grama o avventurosa che sia stata è durata in realtà solo una manciata d’anni fino a quando non ha iniziato a recitare nel teatro e nel cinema. E lì le avventure sono state ben più concrete e iperboliche a partire dalla impersonificazione di «Bond, James Bond», le cui interpretazioni sono diventate pietre miliari per gli altri attori che negli anni l’hanno sostituito, passando attraverso decine di altri personaggi come il comandante di Ottobre rosso o del soldato della Collina del disonore senza dire del frate del Nome della rosa o del poliziotto irlandese degli Intoccabili.  Hitchcook voleva farne la copia di Cary Grant non rendendosi conto di avere a disposizione un Sean Connery in originale. Talvolta anche i geni pigliano cantonate. Ci sta. Pare che si sia divertito molto con Micheal Caine ne L’uomo che volle farsi re , ne d’altra parte poteva essere diversamente avevano entrambi ascendenze irlandesi e biografie in qualche modo similari e entrambi potevano mettere in campo uno humor sopraffino.

Fu nominato da Elisabetta II baronetto e lui scozzese e indipendentista convinto non ebbe esitazioni ad inginocchiarsi per ricevere il titolo. Era una contraddizione, ma chi non ne ha. Tanti trasgressivi da John Lennon, che poi lo restituii in polemica con la politica militarista di UK in Biafra e Nigeria, a Mick Jagger a Elton John non ebbero difficoltà a genuflettersi: un titolo, ancorché non trasmissibile, soddisfa l’ego di quasi tutti dimostrando che il motto “Parigi val bene una messa” è sempre di moda. Fu un’eccezione David Bowie. A questa piccola contraddizione ne aggiunse altre: sostenne finanziariamente sia le campagne pro ambiente di Al Gore sia il Partito Nazionale Scozzese (SNP) a riprova che non tutti gli scozzesi hanno il braccino corto. La sua recitazione ed il suo fascino si sono potenziati con gli anni, come accade con il whisky che invecchiando migliora. Anche lui scozzese.
Buona settimana e Buona fortuna.

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