Renzi
rientrato segretario del Pd torna nella parte che più gli riesce meglio: il
capocomico. Daltronde questo è l’anno
della cinquantesimo anniversario della morte di Totò. Nella Commedia dell’Arte
Italiana era immancabile il colpo di scena e anche in questa pièce non manca:
Renzi difende il Senato che voleva abolire. Ping-pong-ping-pong.
Bastava che restasse a casa non era necessario ripartire |
Nell’anno in cui, come
tutti sanno, cade il cinquantesimo anniversario della morte di Totò, in arte
principe De Curtis di Bisanzio, il
segretario del Pd non ha voluto mancare di rendere omaggio alla commedia dell’arte.
Venendo a mancare sempre più i teatri l’ex giovane Renzi Matteo ha deciso di
utilizzare come palcoscenico il Parlamento italiano. Spazio teatrale della
migliore tradizione. Su quelli scranni si è visto di tutto, ma non ancora a sufficienza
dato che il genio teatral-politico italico ha risorse pressoché illimitate. Ci
fosse tant’acqua nel mondo quante sono le corbellerie che si pensano e
soprattutto si fanno in quell’emiciclo il Sahara sarebbe il giardino dell’Eden.
Naturalmente visto l’anniversario
e in considerazione della location il buon Renzi ha scelto un tema
particolarmente sensibile: la legittima difesa. E come nella migliore
tradizione ha scatenato le sue truppe,quasi esclusivamente formate da
ex-qualcos- d’altro, all’attacco, con il candido supporto del vassallo Alfano,
notoriamente sprovvisto di quid, e
del frequentatore d’oratori Maurizio Lupi. Quest’ultimo il quid sembra averlo ma quello che gli manca è un buon orologio che
gli dia i giusti tempi.
I prodi renziani che
stanno scaldano con il dovuto sussiego gli scranni del Parlamento si sono lanciati
a proporre prima e difendere poi, la legge “legittima difesa” esattamente come la
cavalleria polacca nella battaglia di Krojanty: sciabole e lance, di legno,
contro i panzer tedeschi. Nell’occasione renziana le sciabole e le lance sono
state rappresentate dall’incapacità di definire quando scatti la notte, e quindi
licenza di sparare ai malintenzionati che si introducono in
casa-negozio-ufficio, dimenticando peraltro quelli randagi che attaccano per
strada. Così come, per sopramercato, di definire quanto sia il grado il turbamento
dell’aggredito. I panzer in questa situazione sono stati egregiamente illustrati dalla mancanza del senso del ridicolo. I renziani ne sono quasi del tutto
sprovvisti. Sarcasmo, risatine e sfottò si sono sprecati.
Ecco allora che come
nella migliore tradizione della commedia dell’arte si ha il colpo di scena: il
segretario del partito di maggioranza che ha presentato la legge la sconfessa e
scarica e suoi pasdaran. Non è la
prima volta. Naturalmente ci vuole un colpevole che si individua subito in Anna
Finocchiaro, anch’essa ex-qualsiasi-cosa, di recente nominata ministra in virtù
dei servigi offerti nel corso della costituzionale. renziana riforma. Quella
bocciata. E dato che il fiorentino non vuol essere da meno proclama che la
legge potrà essere corretta in Senato. Altri sganascia menti. Perché il Renzi
intende correggere la legge in quel Senato che la riforma voleva abolire.
Troppi avanti e indietro diceva e nelle interviste si dilettava nell’imitazione,
perfettamente riuscita, del ping-pong-pong-ping. Con questo il Renzi Matteo ha fornito al
Senato la sua legittima difesa
I pasdaran inghiottono, oramai inghiottono tutto se vogliono sperare
di mantenere un posto nelle prossime liste elettorali, anche se essere in lista
non vuol dire finire eletti e continueranno a fare da stuoini. Contenti loro.
L’Italia, l’Europa, il
mondo tutto assiste estasiato alla pre-penultima (ce ne saranno molte altre a
venire) rappresentazione della Commedia dell’Arte Italiana e si tranquillizza. Dallo
stivale potrà solo arrivare del buon umore.
Il Pd è una commedia continua, recitata da comici scadenti
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=RuDL29WkROg
RispondiEliminaIl bomba...l'idiozia fatta uomo..
RispondiEliminaMa come fate ancora ad abboccare, essere più falso non esiste.
RispondiEliminaPer favore vedete di mettere la croce sul partito giusto alle prossime elezioni. Facciamo fuori questo quaquaraquà buffone egocentrico arrivista e incapace
RispondiEliminaPer cortesia lasciate in pace toto' noi parliamo di giganti il pagliaccetto e"una nullita'
RispondiEliminaToto"faceva ridete il cafoncello fa piangere
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