Ciò che possiamo licenziare

venerdì 26 ottobre 2012

Corrotti di tutto il mondo tremate: i ministri Giarda e Balduzzi lo dirannno a Monti Ora possiamo stare tranquilli.


Giuli Innocenzi con Michele Santoro,
 tre edizioni di Servizio Pubblico
Non è una speranza. E' una certezza.
Se fino a qualche giorno fa c'erano dei dubbi sul fatto che si potesse rivedere la legge anticorruzione da giovedì sera, prima puntata della nuova serie di Servizio Pubblico, abbiamo la certezza che le richieste dei cittadini arriveranno sul tavolo di Mario Monti. E lui, che ha fatto dell'equità la sua bandiera, provvederà. Senz'altro. Speriamo.
Il merito è tutto di Giulia Innocenzi (1).
Ha tampinato Mario Monti per una settimana inseguendolo quasi ovunque con una sola domanda:  “può una legge anticorruzione non comprendere l'antiriciclaggio, il falso in bilancio ed il voto di scambio?” Non ha avuto risposta.
Il premier era troppo occupato e, soprattutto, troppo scortato.
Allora ci ha provato con il ministro della pubblica istruzione Profumo, per intenderci quello del bastone e della carota, ma non ha avuto miglior fortuna .  Il ministro ha proseguito il suo cammino a passo di carica neanche fosse inseguito da un bastone e non ha aperto bocca. Forse l'aveva piena.
Di carote.
Poi finalmente la tenace Innocenzi ha incontrato i ministri Giarda e Balduzzi. E loro, gentilmente, si sono fermati hanno ascoltato ed  hanno parlato. Non subito.
Dopo un po'. Dopo aver messo a fuoco il tema.
Pietro Giarda Ministro
Rapporti con il Parlamento
Anzi il ministro Piero Giarda all'inizio è parso turbato dalla domanda sul decreto anticorruzione. Così turbato da apparire sorpreso, stupito quasi obnubilato ed ha assunto per qualche minuto l'espressione che ci si immagina debba avere chi ha visto la madonna. Anzi sembrava proprio che la stesse vedendo in quel preciso momento.
Eppure la domanda era semplice: “si può fare una legge anticorruzione che non includa il falso in bilancio, l'antiriciclaggio e il voto di scambio?” Silenzio.
Evidentemente in queste parole ci deve essere qualcosa di inibente. Infatti Giarda ha guardato Balduzzi e Balduzzi ha guardato Giarda. Silenzio.
Forse di mistica meditazione ultraterrena.
Allora la giornalista si è rivolta al ministro della sanità supplicandolo: “ministro Balduzzi mi aiuti anche lei”.
E Balduzzi, prima ha tentato uno scantonamento dicendo che lui si occupa di sanità.  Appunto, la sanità che è lontana mille miglia dalla corruzione. Quindi il ministro, volenterosamente, ha raccontato che nel decreto sulla sanità ha introdotto anche norme sulla trasparenza. Quindi lui ha già fatto la sua parte.  Ha già dato. Alleluia. Alleluia.
A quel punto il ministro Giarda è ridisceso tra i comuni mortali e ha buttato là prima un timido “è previsto che il parlamento lo approvi settimana prossima” . E quindi, rinfrancatosi, che la legge affronta temi complessi e che forse non è perfetta ma “sa la perfezione è del luogo che non esiste cioè di ou topos”.
Tornare sulla terra dopo aver visto l'empireo non è facile per nessuno e il ministro Giarda in fine è anche lui un uomo.
Comunque ha ripreso il discorso e ha riepilogato, anche se in modo un po' confuso, gli step burocratici da camera e senato ed eventuale ritorno, ma di questo non era sicuro. Che per essere il ministro dei rapporti con il parlamento ci si aspetterebbe qualcosina di un po' più preciso e chiaro. Ma non si può stare a guardare il capello..
Già, ma intanto alla domanda nessuno dei due sembrava voler rispondere. Ancora qualche scaramuccia poi il ministro Balduzzi, lucido e sereno dice “glielo porto via” prendendo il ministro Giarda per un braccio.
la giornalista non molla la presa ed ecco il colpo di scena: l'impegno
Renato Balduzzi Ministro alla Sanità
Il ministro Giarda, si è fermato e guardando Giulia Innocenzi negli occhi  ha detto testuale: “se lei mi incarica di dare un messaggio al presidente del consiglio sarò lieto di farlo....siamo in due che abbiamo sentito i suoi suggerimenti e li riferiremo al presidente del consiglio.”
Giulia non fa neanche in tempo a dire che l'incarico è da considerarsi formalmente conferito che il ministro Balduzzi, che non vuole essere da meno,dice: “impegno preso.”  Come mettersi nei guai in tre secondi.
E se ne sono andati di buon passo.
Che bello pensare che i ministri Balduzzi e Giarda andranno da Mario Monti e tutti e due gli diranno che almeno una parte degli italiani si domanda come si “può emanare una legge anticorruzione che non comprenda l'antiriciclaggio, il falso in bilancio ed il voto di scambio”. E lo faranno forte e chiaro. E Monti si convincerà  e inserirà quelle norme.
Cosa vuol dire viaggiare con la fantasia e atterrare in οὐ τóπος. Dove già c'è Piero  Giarda. Il ministro.

-----------------------------------------
http://www.serviziopubblico.it/2012/10/26/news/monti_e_ddl_e_corruzione.html

11 commenti:

  1. Lui non ci sente ??

    RispondiElimina
  2. ahimè, Monti sa già che un decreto anticorruzione dovrebbe contenere certe cose; ma sa anche che l'attuale maggioranza parlamentare concederà ben poco , ed anche nella minoranza non è che vi sia una massa compatta di mistici dell'incorrutibilità. Forse sta rimpiangendo di non aver chiesto certe cose appena preso in mano il governo, quando l'opinione pubblica era più ben disposta nei suoi confronti e la classe politica sembrava piùdisposta cedere. Mentre sono convinto che su tnti temi sia piuttosto moderato di suo, credo che su questi sarebbe anche portato a modificare profondamente ; ma siccome il suo moderatismo è fisiologico , difficilmente sarà disponibile a tentare un tiro alla fune con il centro-destra.

    RispondiElimina
  3. Claudio Giovanni Orlando Carpentieri26 ottobre 2012 alle ore 23:38

    Quindi ritenete proprio improbabile che ricorra alla fiducia su 'sto benedetto ddl anti-corruzione?

    RispondiElimina
  4. potrebbe anche farlo , un pdl preso dalle primarie potrebbe costringere i suoi esponenti a non squalificarsi troppo.

    RispondiElimina
  5. Se non ora quando? Forzare la mano .Un bliz come quello fatto a suo tempo col Porcellum .Sotto elezioni votare contro una legge che elimini la corruzione sarebbe un autogol. L'attuale decreto e' una cosa ridicola.Subito una nuova legge. Il momento e' propizio anche per la legge elettorale e pe ril conflitto di interessi

    RispondiElimina
  6. Secondo me chiederà la fiducia ma su un testo"morbido".

    RispondiElimina
  7. Claudio Giovanni Orlando Carpentieri27 ottobre 2012 alle ore 20:15

    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  8. Claudio Giovanni Orlando Carpentieri27 ottobre 2012 alle ore 20:19

    In effetti il testo oggetto di discussione morbido lo è abbastanza, poichè lascia di fatto fuori diverse cosette, dal falso in bilancio al c.d. voto di scambio (a meno che non vi sia dazione di denaro)...credete alla fine verrà approvato o rischia magari ulteriori "annacquamenti", eventualmente scambiati con una sua più rapida approvazione?

    RispondiElimina
  9. Vedo di più l'annacquamento, è nelle abitudini dei nostri "nostri " cari rappresentanti.

    RispondiElimina
  10. ..ah..se l'hanno promesso..allora siamo tranquilli...

    RispondiElimina
  11. "Legge anticorruzione", ah,ah,ah......buona questa, come battuta e' veramente forte.... Dimenticavo, grazie Monti per everci donato questa legge.

    RispondiElimina