Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 14 dicembre 2011

Berlusconi è comunista. L'ha capito anche Umberto Bossi.

Bossi anche questa volta è arrivato in ritardo.
D'altra parte non si diventa papà del Trota così, senza un perché. E lui di perché ne ha tanti.
Oggi, anno di grazia (1) 13 dicembre 2011, la Padania organo ufficiale della Lega, nelle versioni on e off line (2) grida a titoli di scatola; “con Berlusconi è finita, sta con i comunisti”.
Bella scoperta.
Solo Bossi e il trust di cervelli che lo accompagna, a cominciare da quello che se ne va in giro con un pizzetto da moschettiere e occhiali variopinti, non s'è mai accorto che Berlusconi è circondato da comunisti che per anni gli hanno insuflato elementi di teoria marxiana.
Io che son ghibellino e dadaista l'avevo già capito il 27 marzo 2010 e avevo chiaramente denunciato il fatto e indicato in Sandro Bondi il mentore rosso. Si veda, per chi non crede, il link http://ilvicarioimperiale.blogspot.com/2010_03_01_archive.html
Tutto, nei comportamenti di Berlusconi, indicava il suo cambio ideologico, a partire dalla socializzazione dei mezzi di produzione.
Certo, lui è partito con i letti delle escort, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. E poi, giù la maschera Bossi, tutti sanno che per una escort il letto è uno dei principali mezzi di produzione del reddito. Forse il solo hardware non incorporato.
E' in questo modo che ha combattuto la reificazione di queste lavoratrici. Fino a ieri il termine escort indicava una tipologia di auto, grazie a lui escort è diventato sinonimo di bellezza ed avvenenza. Vuoi mettere.
Il passaggio poi alla condivisione delle liste elettorali è stato un altro caposaldo del cambiamento.
Lui, Berlusconi, all'inizio era titubante ma Bondi il rosso mentore lo blandiva e gli diceva di quanto lui somigliasse a Lenin, per altezza e calvizie.
Ecco, sulla calvizie Silvio ha avuto qualche dubbio e stava già deviando verso le teorie socialdemocratiche di Otto Bauer e dell'austromarxismo quando c'è stato l'intervento, indubbiamente di peso, di Giuliano Ferrara. Una lunga tradizione di famiglia comunista.
Le argomentazioni di Ferrara sulla folta capigliatura di Stalin e sulle doti virili di Marx,
sono state decisive nel convincerlo che il comunismo trionferà. Quando poi gli hanno spiegato che i proletari sono quelli che hanno come loro vera unica ricchezza i figli ha capito tutto.
“Io di figli ne ho cinque - andava gridando mentre arringava nel museo dei cactus di Villa Certosa giardinieri,cuochi e escort - loro sono la mia ricchezza. Come diceva anche Cornelia (3). Io sono il primo proletario d'Italia.” E per essere ancor più proletario sotto con le olgettine.
Del Capitale non ha mai capito assolutamente, nulla, ma gli piacque tantissimo il riassunto che un ex funzionario del pci gli fece del capitolo 24°, la cosidetta accumulazione originaria, specialmente per la nota 200 laddove si fa riferimento a Lady Orkney.
Questo episodio mi dà da pensare” disse mentre si sistemava sul cranio un simil riporto ante trapianto “chissà che in prossimo futuro...”
Milady ottenne grosse assegnazioni di terre in Irlanda per i sui servigi che pare consistessero in foeda labiorum ministeria. Non traduco per perchè internet non ha fasce protette.
Certo ha avuto qualche difficoltà anche con i Grundrisse der Kritik der Politischen Ökonomie(4) ma Putin da ex KGB gli spiegò sbrigativamente che si trattava di quattro critiche al capitalismo che anche un cretino avrebbe potuto capire. E lui, infatti …
Comunque stare a Mosca gli piaceva moltissimo e ancor di più stare nella dacia e indossare il colbacco. Il colbacco lo faceva letteralmente impazzire dato che lo alzava di almeno 20 buoni centimetri. Che non è da poco.
E poi che dire delle notti passate all'addiaccio con il fuoco acceso e Putin che suona la balalaika a tracannare wodka? Un vero sballo comunista.
Queste sono cose che accadono solo nel mondo del socialismo reale. Mi raccomando non fartene accorgere” gli bisbigliava all'orecchio l'amico Vladimir che come lui soffre di problemi di bassezza.
Quando poi gli parlavano dello spettro che si aggira per l'Europa andava in sollucchero e subito pensava ad halloween e agli scherzi che avrebbe potuto fare travestito da fantasma proletario.
Non tutti si erano accorti di questo cambiamento ma la presenza di tanti ex comunisti ed ex potere operaio e magari anche qualche sospettato fiancheggiatore di brigate rosse nel suo entourage avrebbe dovuto far capire qualcosa.
Certo per sviare i sospetti si è messo attorno anche Gasparri, Cicchitto, La Russa e magari anche qualche sospettato per mafia, ma era solo per dissimulare. Come le cene del lunedì con Bossi e il suo trust di cervelli.
Il suo cuore batte a sinistra, ha sempre a sinistra.
Come quello di quasi tutti d'altronde.

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(1) Anno di grazia non significa che l'anno appartiene alla signora Grazia ma la traduzione della formula latina Anno Salutis. E' una espressione equivalente ad Anno Domini, perché per il cristianesimo la nascita di Gesù segnò l'inizio della salvezza. Per il Trota, parenti ed affini
(2) on e off line, sempre per quelli di cui alla nota 1 sta solo a significare pubblicato sul web o non
(3) Cornelia, quella dei Gracchi. Lei in realtà di figli ne ebbe 12, ma erano altri tempi.
(4) Lineamenti di critica dell'economia politica – Karl Marx- Friedric Engels – Editori Riuniti. Indico il titolo dell' opera non perché pensi che Bossi o qualcuno del suo cerchio magico sia in grado di leggerlo ma solo per metodo giornalistico. D'altra parte Borghezio, Pini, Calderoli e Maroni, per quel che dicono, fanno intendere che userebbero i due volumi solo come fermaporte.

2 commenti:

  1. A proposito di Lega, o meglio di questa surreale formazione politica che parla oggi, come se al governo, solo poche settimane fa, ci fossero stati gli elfi di qualche suggestiva fiaba e non loro, ho un aneddoto personale.
    Due anni fa, nel corso di uno scambio di idee con un impreditore trevigiano, mi spiegò quali fossero i loro problemi con la classe politica, ovvero con la straripante Lega che, in Veneto, com'è noto ,ha occupato tutti i posti che c'erano da occupare e anche di più. Parliamo di Digitale, di Banda Larga - mi disse - e qui farfugliano, non capiscono, sono argomenti che li lasciano indifferenti. Se parliamo poi di 'politica del territorio' loro pensano alle sagre paesane, all'identità della razza Piave.
    Ecco, chi ci ha governato in tutti questi anni.
    Stendiamo un pietosissimo velo...

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