Ciò che possiamo licenziare

giovedì 1 dicembre 2011

Questa volta non c'è nulla da ridere. Concita De Gregorio racconta in quattro episodi la pochezza dei dirigenti del PD



Quanto è diversa Concita De Gregorio da Nanni Moretti?
Domanda satirico-provocatorio-dadaista.
“Ma va là - direbbe Nicolò Ghedini.che è un fine osservatore – le differenze sono evidenti”
Facile a dirsi ma più difficle a provarsi.
Quindi saltiamo i fatti evidenti ed ovvi. Lui che è del 1953 ha 10 anni più di lei, classe 1963.
Lui è nato a Brunico (Bruneck in tedesco e Bornech in ladino),ridente cittadina che se ne sta al calduccio sottto l'ala protettiva della provincia autonoma di Bolzano (Bozen in tedesco e Balsan in ladino). La vulgata vuole che sia nato lì per caso, la famiglia era in vacanza.
Comunque è un dato di fatto che non ha la flemma austrungara e neppure quella romana e quindi è un isterico pasticcio. Lei invece è pisana (quindi meglio avere un morto in casa piuttosto che lei alla porta) e dalla placida toscana si è trasferita senza difficoltà nella molle capitale.
Lui ha la barba e lei invece no, Lei rimedia comunque con quattro figli e lui uno solo.
Uno è smilzo (l'isteria) l'altra tende ad una rassicurante pinguedine.
Eh già, la differenza tra i due gira intorno all'aggettivo (o participio presente) “rassicurante”. Concita è rassicurante e dà sempre l'impressione di essere chiara e trasparente. Anche quando non lo è.
Nanni, che non mi è molto simpatico, riesce ad agitarti anche quando ti chiede di passargli il salino. Le verità dette da lui diventano dirompenti anche quando sono evidentemente banali o banalmente evidenti.
Dove? Come? Quando? Perché?
Semplice.
Concita torna a Pisa e ci racconta come un film a episodi (neanche fosse Dino Risi, che proprio nel 1963, oh caso, girava i Mostri) di quale sofferenze abbia patito durante i tre anni di direzione de L'Unità
.Primo episodio, il dialogo, purtroppo serio, tra la direttrice de L'Unità e un altissssssimisssimo dirigente del PD.
- Perchè non sosteniamo Emma Bonino nella corsa alla presidenza della regione Lazio (marzo 2010)
- A noi questa volta nel Lazio ci conviene perdere .- Perché
- Siccome Renata Polverini è una candidata di Fini ed è l'unica sua candidata in questa tornata elettorale la sua vittoria rafforza Fini all'interno della sua posizione critica dentro il centro destra e quindi lo può convincere a sganciarsi da Berlusconi perché così si creerebbe il terzo polo con Casini e noi avendo perso ed sessendo arrivati circa al 20% dei consensi avremo le mani libere per allearci con Fini e con Casini e andare finalmente al governo.
- Ma gli elettori ti seguono in questo sofisticatissimo disegno o scompaiono del tutto dalla faccia della terra. Quando dovrai spiegare agli elettori che l'obiettivo intermedio è perdere e finale di allearsi con Fini non tutti saranno d'accordo.
- Non saremo noi a fare questa operazione ci sarà la crisi economica.

Secondo episodio, il dialogo, purtroppo serio tra la direttrice de L'Unità e il segretario del PD
- Vorremmo sapere perché il Partito Democratico non appoggia la manifestazione del popolo viola
- Perché non l'abbiamo indetta noi
- Dato che non Mi sento da dare questa risposta ai lettori che ci scrivono facciamo così: pubblico la lettera e voi date la risposta. Anche Berlinguer lo faceva. Prendeva una lettera e rispondeva.
- No. Però questa lettera come è arrivata?
- In che senso?
- E' una lettera di carta
- No, non è una lettera di carta è una mail
- Ah no. Quelli che mandano le mail non vanno a votare
- In che senso
- Tutto questo popolo che va su internet che protestano, raccolgono le firme e mandano le mail, poi al momento di votare si astengono.

Terzo episodio, altro dialogo, sempre purtroppo serio, con il segretario (pare di capire),che ha  per oggetto la manifestazione degli studenti, quella dlle copertine dei libri
- Copriamo la manifestazione degli studenti ma copriamola sostenendola
- No, gli studenti no, fanno sempre quella cosa lì, ricorrente, a novembre, occupano tanto poi non risolvono è una cosa un po' stagionale
- Sarà una protesta stagionale però volevos egnalare che ci sono gli operai sulle gru, i lavoratori dello spettacolo che occupano il teatro Valle, c'è stata la manifestazione delle donne, ci sono i referendum in cammino
- I referendum tanto si perdono di sicuro (come in effett,i ndr)
- Va bene i referendum li perdiamo di sicuro però gli studenti andiamo per lo meno a sentire cosa dicono
- No, molti di loro sono minorenni e non vanno a votare e i maggiorenni sono strumentalizzati dai black-block. (la manifestazione fu pacifica e senza incidenti. I black.block di solito non vanno alle manifestazioni degli studenti, ndr)

- Quarto episodio,l'ultima battaglia, quella contro la corruzione
- Facciamo una campagna per la diminuzione degli stipendi e per l'abolizione dei vitalizi e facciamo una campagna per la trasparenza perché l'aula di Montecitorio è un posto di corruzione, un suk. C'era Verdini che girava con i soldi che gli uscivano dalle tasche e lo dicevano e se ne vantavano e spiegavano “a questo gli ho estinto il mutuo, q eusto gli ho comprato la macchina....”. Un giorno abbiamo fatto una copertina con un titolo che diceva “basta con la corruzione, riscriviamo la legger elettorale, le primarie di collegio ecc...”. E' arrivata una lettera al giornale firmata da cento parlamentari che diceva che il giornale (l'Unità) gettava discredito sulle istituzioni. Erano cento, cento parlamentari di centro sinistra.

Dino Risi, nel 1963, per descrivere i mostri della sua epoca ebbe bisogno di 20 episodi a Concita De Gregorio ne sono bastati quattro*.
Certo sarebbe bello conoscere i nomi di quei cento,cialtronazzi non fosse altro che per non votarli più.
In fondo se hanno avuto l'ardire di firmare uan lettera inviata ad un giornale avrebbero senz'altro apprezzato vedere il loro nome pubblicato. D'altra parte ben sappiamo che, tanto per fare un esempio, i coniugi Fassino, (lei è Anna Maria Serafini) mano nella mano tutte le mattine, per anni, se ne andavo al parlamento e a fine mese …
Arrivano con le pezze al sedere e se ne vanno milionari.
Questo non è tafazzismo è voglia di cambiamento e possibilmente di vittoria. 

D'altra parte è storia vecchia, già il 2 febbraio 2002, Nanni Moretti** indicando i dirigenti dell'Ulivo, tutti i dirigenti, ebbe a dire: “con questi dirigenti nn vinceremo mai”
Mai frase fu più attuale.



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**http://youtu.be/LZ-J3eaHEO0

2 commenti:

  1. E' la conferma di quanto, tra gli elettori di sinistra, da tempo si sospetta: nel Pd manca la volontà e, probabilmente, la capacità di governare.
    Il governo Berlusconi è durato così a lungo non solo grazie alla compravendita dei deputati ma anche grazie ai calcoli politici del Pd: un pò come accade nei film americani, il poliziotto buono e quello cattivo fingono di non approvare i reciproci metodi in modo da ottenere la confessione del sospettato (in realtà fanno parte dello stesso sistema).. solo che qui il fine ultimo non è mandare in galera il colpevole bensì fregare gli elettori.
    Quando Crozza deride Bersani e gli altri dirigenti del Pd non dovremmo divertirci ma arrabbiarci (il termine più esatto era un altro ma mi accontento di usare un eufemismo)e anche tanto; ora godiamoci il governo Monti, che dovrà fare quello che nessun politico vorrebbe fare (un bel karakiri elettorale) e prepariamoci alla prossima campagna elettorale, con le solite facce(magari qualcuna in meno) sempre pulite e sempre pronte a dissociarsi da qualsiasi batosta (perchè questo sarà, sperando che almeno non si facciano gli interessi dei soliti noti) intervenuta nel frattempo.

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  2. La signora De Gregorio avrebbe fatto meglio a scrivere queste cose qualche tempo fa, ora danno la sensazione, magari mi sbaglio, che si stia cavando qualche sassolino dalla scarpa perchè il suo ricollocamento, dopo l'uscita dal giornale, non è stato di suo gradimento. Non voglio malignare - il condizionale è imperativo - ma si parlava di un possibile scranno a Montecitorio...o addirittura di una candidatura a sindaco della capitale ( Roma non è fortunata, nè oggi e manco domani a quanto pare, è il mio commento...)... ma le cose sono cambiate e sinceramente a me del destino della De Gregorio non me ne fotte nulla...scusate il linguaggio oxfordiano.L'Unità è in testa alla lista per quanto riguarda i finanziamenti pubblici, oltre 6 milioni di euro. Cercate Fondi per l'editoria e troverete la conferma di quanto affermo. Non verrei certamente qui a raccontare balle. Il mondo dell'editoria in qualche modo lo conosco...buon testimone per me può sicuramente essere il nostro Castruccio. Sa che mestiere ho fatto...
    Comunque, a me spaventa la settimana che abbiamo davanti. La signora Concita e quelli del PD, ma anche tutti gli altri che affollano il nostro parlamento, un po' di fieno in cascina lo hanno conservato. Ma, NOI NO ! Tra il 5 e il 9 dicembre si decide il nostro destino. Monti ha fatto il suo dovere. Ha restituito serietà a questo paese, dopo vertici internazionali dove abbiamo collezionato figure da perecottari, tra barzellette, corna, cucù, e definizioni da trivio dall'indirizzo rappresentanti politici di altri paesi.Merkel tanto per capirci.
    Monti sta facendo come ogni bgravo chirurgo, non è di destra, nè di sinistra. Opera dove altri strapagati e mantenuti statisti già vent'anni fa avrebbero dovuto intervenire.
    Spero che Monti non abbia rotture di scatole, lo spero soprattutto per quei milioni di giovani italiani che hanno diritto al loro futuro.
    Grazie, scusate lo sfogo...ma è quello che penso.
    nuccio

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