Ciò che possiamo licenziare

sabato 22 marzo 2025

Le uova e la frittata

 C’è un evidente parallelo tra la frittata e il PD: se non si rompono le uova e buttano i gusci non riesce. La Schlein Elly deve domandarsi perché la quinta colonna renziana è rimasta nel partito.



Per fare la frittata bisogna necessariamente rompere le uova è legge ancor più che fisica culinaria. Lo sanno bene tutte le massaie, a cui affiderei senz’ombra di dubbio il ministero dell’economia, e allo stesso modo, ma indubbiamente senza lo stesso avito sapere, tutti i cuochi del mondo. A questi però affiderei poco o nulla. I primi ad essere felici della possibilità di strapazzare le uova senza romperle sono indubbiamente gli anglosassoni e segnatamente gli yankee: ne fanno scorpacciate a colazione. Ci pensano e ci ripensano soprattutto da quando il loro supervotato Trump ha fatto, il merito è tutto suo, schizzare il prezzo per singolo uovo da 30cent a oltre 50cent. Ecco, lo stesso problema attanaglia quella sorta di neoveltroni rispondente al nome di Schlein Elly. Lei vuole rimanere segretaria del PD pur avendo il presidente dello stesso, il Bonaccini Stefano, e la metà di quelli che inopinatamente occupano scranni nel parlamento europeo, del tutto sordi alle sue indicazioni di voto e sono pronti, anche in Italia ad impipparsi dei suoi desiderata. E dunque sei, vuoi essere, la leader, si fa per dire, di un partito devi avere la maggioranza schiacciante degli iscritti, dei votanti e alla fine anche dei supposti eletti. Altrimenti ci fai la figura veltroniana del frescone. La ipotizzata minoranza ha chiesto il congresso straordinario e la Elly anziché cogliere la palla al balzo s’è impegnata in un super carpiato per evitarlo. Altro che sì … ma. E invece per avere una bella frittata, cioè un bel partito, non resta che rompere le uova e buttare i gusci ovvero liberarsi della quinta colonna renziana che mina ogni progetto vagamente sensato. La Schlein Elly dovrebbe domandarsi perché i Guerini, i Del Rio, le Moretti, le Picerno, le Ascani, le Morani e via dicendo sono ancora lì e non hanno accompagnato il Renzi Matteo nella sua fuoriuscita. Semplice: non hanno i voti, non rappresentano nessuno e se si presentassero fuori dall’ombrello del PD non raccoglierebbero neanche i consensi per essere consiglieri di condominio. Forse unica eccezione il Bonaccini Stefano, ma a non volerlo è proprio il Renzi Matteo per non avere un concorrente in casa: lui ha capito come funziona. Vien da rimpiangere il vecchio centralismo democrato: prima c'era spazio per la discussione, poi si votava tutti insieme.  E allora un po’ di coraggio Schlein Elly, si liberi della zavorra e lavori per un partito di vera opposizione, capace di definire una proposta politica sensata e soprattutto strategica. Se non ne è capace tolga il disturbo. Tanto, per essere irrilevanti non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Buona settimana e buona fortuna.    

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