C’è un evidente parallelo tra la frittata e il PD: se non si rompono le uova e buttano i gusci non riesce. La Schlein Elly deve domandarsi perché la quinta colonna renziana è rimasta nel partito.
Per fare la frittata bisogna
necessariamente rompere le uova è legge ancor più che fisica culinaria. Lo sanno
bene tutte le massaie, a cui affiderei senz’ombra di dubbio il ministero dell’economia,
e allo stesso modo, ma indubbiamente senza lo stesso avito sapere, tutti i
cuochi del mondo. A questi però affiderei poco o nulla. I primi ad essere felici
della possibilità di strapazzare le uova senza romperle sono indubbiamente gli
anglosassoni e segnatamente gli yankee: ne fanno scorpacciate a colazione. Ci
pensano e ci ripensano soprattutto da quando il loro supervotato Trump ha
fatto, il merito è tutto suo, schizzare il prezzo per singolo uovo da 30cent a
oltre 50cent. Ecco, lo stesso problema attanaglia quella sorta di neoveltroni rispondente
al nome di Schlein Elly. Lei vuole rimanere segretaria del PD pur avendo il
presidente dello stesso, il Bonaccini Stefano, e la metà di quelli che inopinatamente
occupano scranni nel parlamento europeo, del tutto sordi alle sue indicazioni
di voto e sono pronti, anche in Italia ad impipparsi dei suoi desiderata. E
dunque sei, vuoi essere, la leader, si fa per dire, di un partito devi avere la
maggioranza schiacciante degli iscritti, dei votanti e alla fine anche dei
supposti eletti. Altrimenti ci fai la figura veltroniana del frescone. La
ipotizzata minoranza ha chiesto il congresso straordinario e la Elly anziché cogliere
la palla al balzo s’è impegnata in un super carpiato per evitarlo. Altro che sì
… ma. E invece per avere una bella frittata, cioè un bel partito, non resta che
rompere le uova e buttare i gusci ovvero liberarsi della quinta colonna
renziana che mina ogni progetto vagamente sensato. La Schlein Elly dovrebbe domandarsi
perché i Guerini, i Del Rio, le Moretti, le Picerno, le Ascani, le Morani e via
dicendo sono ancora lì e non hanno accompagnato il Renzi Matteo nella sua
fuoriuscita. Semplice: non hanno i voti, non rappresentano nessuno e se si
presentassero fuori dall’ombrello del PD non raccoglierebbero neanche i
consensi per essere consiglieri di condominio. Forse unica eccezione il
Bonaccini Stefano, ma a non volerlo è proprio il Renzi Matteo per non avere un
concorrente in casa: lui ha capito come funziona. Vien da rimpiangere il vecchio centralismo democrato: prima c'era spazio per la discussione, poi si votava tutti insieme. E allora un po’ di coraggio
Schlein Elly, si liberi della zavorra e lavori per un partito di vera opposizione,
capace di definire una proposta politica sensata e soprattutto strategica. Se
non ne è capace tolga il disturbo. Tanto, per essere irrilevanti non c’è che l’imbarazzo
della scelta.
Buona settimana e buona
fortuna.
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