Negli anni ’60 il popolo del globo terracqueo si opponeva alla guerra, oggi la questione sembra non interessare alcuno salvo gli smandrappati asserragliati nei palazzi.
I Giganti, complesso
rock degli anni ’60, cantavano il contrario: mettete dei fiori nei vostri cannoni, ma erano altri tempi. Gli
ammerigani erano in guerra con il Vietnam del nord, annaffiato quotidianamente
da bombe al napalm, foreste e villaggi
erano devastati e nel pacchetto come al solito ci cascavano dentro anche
civili: donne, vecchi e bambini. Così si faceva la guerra a quei tempi. Come
s’è sempre fatta del resto. E si fa così anche oggi con un’unica differenza tra
quei tempi andati e l’oggi: i giovani di tutto il mondo protestavano contro gli
yankee, invitati a go home. Jane Fonda portò la sua
solidarietà, per una rara volta concreta, andando ad Hanoi. E così il popolo
del globo terracqueo (quanto piacerebbe alla Meloni Giorgia) a quel massacro
insensato si opponeva con grandi manifestazioni chiedendo pace. Senza aggettivi,
questi sono diventati di moda di recente. Ancora una volta Davide, piccolo,
povero e male armato, abbatteva Golia, grande, grosso e anche un po’ minchione.
Golia quella volta perse militarmente, gli yankee
sloggiarono da Saigon buttando gli elicotteri in mare, e anche politicamente:
alla fine tutto il mondo disapprovava. Ai giorni nostri invece il popolo
mondiale, la famosa gggente, sembra
disinteressato all’argomento. Gli studenti stanno ben chiusi nelle università,
i pochi operai rimasti e gli impiegati sono sul chi vive per via delle
delocalizzazioni e quindi delle chiusure dei siti produttivi. I partiti sono
così liquidi da aver affogato tutti i militanti. Feste della porchetta a parte,
ma sono delle vere e proprie sagre dove non si parla più di polita.
Restano i governi e questi vanno per le
spicce: vogliono armamenti su armamenti e ne richiedono così tanti da non sapere
dove metterli, esauriti gli spazi negli
arsenali e nelle cantine delle nonne alla fine dovranno nasconderli dai
fioristi. Quindi tutto rimane nelle mani di pochi smandrappati: non sanno quali
pesci prendere e giocano con la pelle di chi abita fuori dal palazzo a cui
propongono indovinelli scemi oltre il giusto: preferite la libertà o i condizionatori? Detto a cavallo
dell’estate sull’opzione, ancorché solo pensata, proprio non c’è storia, tanto
il fronte è di là da venire. Oppure si ricorre alla caricatura del Moretti Nanni
mentre fa la caricatura del D’Alema Massimo: Europa fai qualcosa di sensato …Europa fai qualcosa. Come se il
generico qualcosa fosse la soluzione.
E allora per stare sul concreto vai con le armi, che per inciso sono anche un
bel business. Soprattutto un bel business. Ovviamente, come in ogni guerra, c’è
un aggredito e un aggressore e pure un fatto e un antefatto, Luciano Canfora docet, preceduto a sua volta da un altro
fatto e un altro antefatto e via così. Ma al dunque sembra che la situazione
non interessi ad alcuno, tutti troppo presi dalle partite di calcio, si giocano
ogni due giorni (Pier Paolo Pasolini l’aveva predetto) e spremersi le meningi
per capire fa troppa fatica e allora lasciamo fare a loro. Almeno finché dura.
Buona settimana e buona
fortuna
Triste verità. Aggiungo che importa a pochi anche la gestione del potere da parte si gentaglia senza scrupoli. Ci resterà solo il Papa?
RispondiEliminaFrancesco è senz'altro un Papa con dei numeri, ma è comunque un uomo di potere.
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