Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 23 novembre 2011

Che bello nascere Maroni.

 Che bello nascere e vivere da Maroni, nel senso di Roberto.
In questo stato di grazia, non a tutti raccomandato, si possono raggiungere delle punte di non-sense che Charles Lutwidge Dodgson (in arte Lewis Carroll)* mai si è sognato di toccare.
Fin dall'inizio il ragazzo ha dato buona prova di sè infatti dopo aver militato per la bellezza di 8 anni in Democrazia Proletaria viene folgorato da Bossi. L' Umberto allora era solo un celodurista in potenza, cosa che avrebbe dovuto continuare ad essere visti i risultati ottenuti in atto, con quella pratica insana, anche se già prometteva bene come ruttatore.
Comunque, Roberto malpelo Maroni nel 1979 incontra Bossi e si converte al leghismo: l'epoca dei manifesti con le galline che sparano uova d'oro e dai titoli incoraggianti del tipo: “Lumbard Tas”. Oramai malpelo ha 24 anni e quindi un po' di ragione e qualche grano di sale in zucca dovrebbe possederlo, ma così non è. Capita anche agli avvocati, e lui avvocato lo è diventato.

Sempre per rimanere nel non-sense malpelo Maroni è il primo che diventa ministro dell'interno dopo essere stato condannato nel 1998 in primo grado (8 mesi), nel 2001 in appello (4mesi e 20 giorni) e nel 2004 in cassazione (pena pecuniaria di 5.320€) per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. By the way in appello la riduzione di pena fu dovuta all'abrogazione del reato di oltraggio. Chissà perché proprio in quel periodo.
Nel 2007 si presenta alle elezioni comunali di Porretta Terme e arriva come primo dei non eletti. Cosa già di per sé ridicola: ma come? Il numero due della Lega superato dai suoi stessi leghisti indigeni?
Bhe, la cosa non è stata isolata dato che tre anni dopo, anno domini 2010, furono felicemente trombati sia Roberto Castelli, aspirante sindaco di Lecco distanziato dal vincitore di 6 punti percentuali, sia Renato pacatezza Brunetta. 
Venezia e l'acqua alta hanno tirato un sospiro di sollievo e ringraziato sentitamente gli elettori..
Domanda perchè un boss nazionale leghista, che non è neanche emiliano vuol fare il consigliere comunale di Porretta Terme? Trattasi, come si usa dire con linguaggio ministeriale, di una ridente cittadina di circa 5000 abitanti dove la sinistra vince da sempre. Quindi, per usare un calambour una scelta simile implica di essere due volte maroni. Forse voleva essere invitato al Porretta Soul Festival con la sua band chiamata distretto 51? Che altrimenti gli tocca di pagare per poter suonare da qualche parte. E' già perché malpelo Maroni è un tastierista e a quanto dicono cronache maligne anche un tastatore. Comunque nel 2009 finalmente riesce a prendere possesso di uno scranno in comune ma, questo è il bello, non ci va quasi mai e nel 2010 lascia il campo perché, dice, “non ho tempo”. Forse se l'è presa perchè al festival l'hanno fischiato.
Oppure era troppo impegnato a svolgere le sue funzioni di vice conte. Già, anche lui, come il prode D'Alema Massimo, è Cavaliere del Sacro Ordine Piano (nel senso di Pio IX). L'onorificenza della città del Vaticano, assegnata tra gli altri anche a Josef Radetsky, Hailé Selassié e tanto per non far torto a nessuno anche a Franco Frattini, viene attribuita a “cattolici di distintissima condizione”. E malpelo Maroni in quanto a carità cristiana qualche lacunella ce l'ha, viste le sue posizioni nei confronti degli immigrati. Lui che voleva i sindaci sceriffi e che poi drammatizzando l'emergenza aizzava contro quei poveracci che rischiano la vita per cercare di campare un po' meglio. Tutto questo a riprova che anche oltre Tevere si sono bevuti, oltre a buoni vini, anche il cervello. E non da oggi.
Per arrivare al 22 novembre 2011 quando il prode leghista-tastierista si oppone alla proposta avanzata dal Presidente Napolitano di assegnare la cittadinanaza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia, come accade in Francia, USA e Canada giusto per fare alcuni nomi.

Malpelo Maroni, a radio Padania, se ne è uscito con un bella frasetta non-sense come da suo stile: “sono totalmente contrario allo ius soli perchè avremo centinaia di migliaia di coppie e poi sappiamo cosa succede.”
Già, ex ministro Maroni poi che succede? 
Non ci guardi con quell'espressione diversamente intelligente. 
Ce lo dica con parole sue.

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* Per il Trota, il padre spernacchiatore e la madre baby pensionata, nonché gli amici di porcate. Lewis Carroll è l'autore di Alice nel paese delle meraviglie. Il primo e più divertente libro di non-sense della storia ella letterartura inglese. Anche il Trota è un esempio di non-sense: è consigliere regionale, e già questo la dice lunga sulla logica padana, e in più chiama il padtre “capo”. Altro che Cappellaio Matto.

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