Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 9 novembre 2011

Il ridotto in Valtellina, le Termopili e l'amore

Karl Friedrich Otto Wolff, governatore militare dell'Italia del nord fino al 1945, comandante SS, raccontò che quando ormai si era agli sgoccioli della guerra Alessandro Pavolini sognava di ritirarsi nel ridotto in Valtellina che voleva far diventare “le termopili del fascismo”.
Sono passati molti anni ma chi sente di perdere il potere ha sempre voglia di ridotto in Valtellina e sogna le Termopili. Ovviamente con esiti diversi.

In questi mesi il ridotto in Valtellina e le evocate Termopili si sono trasferite, ahi loro, nel Parlamento della Repubblica. Aria poco respirabile in quelle stanze. E per nulla eroica. Anzi, si vedono nuove tragiche comiche. Speriamo che siano quelle finali.
Straquadanio e il cellulare - leggo.it
Anche i fedelissimi non sono più come quelli di una volta, anzi. Crosetto apostrofa il capo come una “testa di...”, il papà del trota, inteso come Umberto Bossi, sfuggito alla badante Gusy Mauro fa esercizi di geometria dadaista e chiede un passo di lato. Chissà perchè non anche un passo di tango. 
Altri ancora di (ex?) provata fede come la Bartolini prima dice che B se ne deve andare e lei pensa di votare contro, B reagisce dicendo che è una frustrata allora lei cambia idea. Evidentemente le parole di Berlusconi nella notte lavorano come il confetto Falqui. E il risultato è lo stesso.
Il super falco Stracquadanio è una sit commedy a sé: anche lui aderisce alla lettera che chiede il ritiro di Berlusconi insulta un giornalista, minaccia di calarsi i pantaloni, poi si trattiene e noi tiriamo un sospiro di sollievo, quindi rompe una telecamera e dichiara che ha firmato la lettera per amore “perchè condivido le mie intimità solo con mia moglie e Berlusconi”. La signora sarà contenta. Oggi, sempre per amore, ha cambiato idea.  L'amore come in ogni happy end trionfa.
 Infine, seguito da una troupe televisiva all'uscita dal Parlamento come una volpe braccata cerca la tana e s'infila dentro un cellulare dei carabinieri. Che sia un segno premonitore?

E Silvio è amato alla follia anche da Gabriella Carlucci che proprio due giorni fa se ne è andata senza dirglielo perchè “gli voglio bene”. Per l'appunto. Figurarsi se l'avesse odiato. E poi a lei “piacciono gli uomini alti, belli e deficienti”.* Forse Pierferdinando ora non è più tanto contento. Ah, dimenticavo, anche lui vuol bene a Berlusconi
Poi c'è Storace che manifesta il suo amore – che però non può dichiarare apertamente perché i veri uomini queste cose non le dicono – con raffinata truculenza, infatti ha  dichiarato che i traditori dovrebbero essere fucilati alla schiena. Cosa già fatta dai suoi antenati politici, a Verona. Vecchi vizi. 
E poiché l'amore non sempre si può nascondere durante le votazioni sul rendiconto B&B (Berlusconi&Bossi) si tengono per mano. Che tenerezza. Se fossero seduti su una panchina nel parco e non in parlamento.
E Ferrara? Lui ama per dogma.
E poiché un traditore “vero” non manca mai, alle Termopili fu il pastore Efialte, Berlusconi ne ha collezionati 8. Al Nazzareno ne bastò uno solo. Ma lo sappiamo che B. esagera sempre.
Il ridotto in Valtellina sotto mentite spoglie continua a resistere. C'è chi ha il sospetto che Berlusconi pensi di aver guadagnato altri due mesi di tempo. Magari pensa di far ritornare focosi altri amanti ora tiepiducci. 
Così le Termopili possono continuare.

Dimenticavo, mentre Wolf ricordava il lontano episodio con Pavolini lo commentò dicendo “parlava di Termopili del fascismo e di altre stupidagini simili.”





1 commento:

  1. Possiamo dire che si è chiusa un'epoca, la più grottesca in 150 anni di Unità d'Italia, unità per modo di dire, ma questo è un altro discorso e forse si poteva evitare di spendere tanti soldi per un evento che non mi pare abbia travolto di entusiasmo le masse italiote, salvo qualche manifestazione 'circense'.
    Anyway, Berlusconi, come ribadisce il Colle, con una nota diffusa stasera, si dovrà dimettere subito dopo l'approvazione del Patto di Stabilità. I giochini stanno a zero...non c'è più spazio per le menate, questo vale a destra come a sinistra. Bersani dice che il risultato di mandare a casa è opera dell'azione politica del centrosinistra. Bersani dice c.....e! Sono i mercati che stanno mandando a casa il cavaliere, la sinistra che programma di governo ha elaborato in questi ultimi mesi? Bersani, non pensa al declino del Paese, è già in campagna elettorale. Tre mesi di stallo, quello che ci voleva per mandare il Paese in bancarotta. Ci ha sempre detto che bisogna mandare a casa Berlusconi. Giusto, ma alla BCE, al FMI, all'Europa voi che presumibilmente subentrerete cosa rispondete, qual è il vostro programma? Manifestazioni, con Vecchioni e Venditti che cantano, a Piazza San Giovanni? Ah...ho capito
    Ancora, anyway, stasera lo spread non si è allargato è semplicente un baratro. Una voragine dentro la quale rischiamo di finirci dentro...
    Ci serve un premier che sappia parlare ai mercati, che possa confrontarsi alla pari con le grandi istituzioni sovranazionali, con il FMI i cui ispettori sono da oggi in Italia. Spero qualcuno non pensi che i mercati ci puniscono solo per la presenza di un premier come il Berlusca...anche, ma non solo. Ci hanno chiesto alcune cose, chiunque verrà deve farne programma di governo...sono dolorose, ma come ha detto qualcuno i mercati non ci chiedono nulla...siamo noi che bussiamo a denari per far andare avanti una baracca il cui PIL è intermediato per il 50,3% dal settore pubblico...troppo. Possiamo continuare a pensare di vivere cosi, magari uscire dall'Euro...come no, è possibile...e come sognano certi criminali di dinosauri tornati alla ribalta, purchè poi se ne accettino le conseguenze.
    Un governo che ci faccia uscire dal tunnel...con premier Monti...con Bersani e Di Pietro sarebbe lo stesso. A questi va detto che ogni loro esternazione, a ruota libera, da oggi ci espone negativamente e periolosamente agli occhi di un mercato che semplicemente non si fida più dell'Italia...
    notte e in bocca al Lupo all'Italia...o quel che è rimasto
    Nuccio

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