Ciò che possiamo licenziare

venerdì 4 settembre 2020

Scenari Covvidiani dei secoli a venire

 La storia ufficiale di questi giorni racconterà di numeri e statistiche. I figli dei nostri nipoti decideranno se il Covid-19 sarà stato causa o effetto del cambiamento. Le antologie della comicità ribadiranno che la situazione era grave, ma non seria e  di come si sono superati gli ostacoli della mobilità.

 


Quando i libri della storia ufficiale parleranno di Covid-19 diranno che è stata la prima pandemia del secondo millennio, riporteranno statistiche e compileranno diagrammi indicando popolazione, contagiati e, purtroppo, deceduti. Naturalmente correlati con età, sesso, residenza ecc. Se le cose saranno andate bene diranno che Covid 19 è stato l’effetto di un sistema al collasso se invece saranno andate male diranno che Covid 19 è stata la causa del disastro. I figli dei nostri nipoti decideranno quale delle due alternative scegliere. Comunque non molti di noi ci saranno.Invece sarà univoco quello che si troverà scritto nelle antologie della comicità. Il tutto passerà sotto il titolo “la situazione era grave, ma non seria”. Probabilmente cominceranno con il raccontare la storia dei trasporti pubblici. Riporteranno che il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) aveva stabilito che la distanza fisica minima dovesse essere di un metro, solo che così facendo si andava a ridurre del 50% la capienza di autobus-metropolitana-tram-filobus eccetra. La soluzione sembrava ragionevole per ridurre la possibilità di contagio. Ragionevole certo, ma non pratica. Il quella sorta di circo Barnum che è la conferenza Stato-Regioni ad opporsi al provvedimento sono state neientepopodimeno che le Regioni. Proprio quelle Regioni che da mesi ci triturano ripetendo continuamente di essere le paladine della salute pubblica. Anche se quella privata gli piace di più. E allora scoprono, le Regioni, che gli enti locali responsabili del trasporto pubblico non sono in grado di reggere l’emergenza e dunque? E dunque colpo di genio, si riduce la distanza così si può riempire l’80% di ogni mezzo. Basta abbassare la soglia ed il gioco è fatto. In compenso si è drastici con gli scuola bus: non ci si può stare sopra per più di quindici minuti. Se gli studenti da raccogliere fossero quindici, quando sale il quindicesimo scende il primo. Esilarante. Senza considerare il traffico, la distanza tra la prima tappa e la scuola e soprattutto il significato, anche simbolico, del primo contatto con i compagni. Poi c’è la questione mascherine  e distanza nella scuola. Difficile da gestire. E allora si ipotizza che tutti diventino parenti per decreto. Se si è congiunti certi obblighi, distanza e mascherina, vanno a cadere. Si scopre che mancano le aule e soprattutto che i banchi doppi non possono diventare singoli. Infine per il personale: insegnanti, ex bidelli, personale amministrativo e di laboratorio, screening di massa, ma non obbligatorio. Come dire certo, certissimo anzi probabile. Al dunque un niente. E gli insegnanti cominciano a squagliarsela anche se l’Inail vigilerà. S’è inventata una nuova legge universale per la meccanica, la fisica, la dinamica e chi più ne ha più ne metta: per superare un ostacolo basta abbassare l’asticella e il gioco è fatto. Zenone, Eudosso, Pitagora e Archimede non ci avevano pensato.

Buona settimana e buona fortuna.

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