Sei notizie tengono allegro il Paese. In Parlamento
tentano di far passare una legge a favore del gioco d’azzardo, ma posticipano
quella sui vitalizzi. In quel di Foggia si sparano da trent’anni, ma ce ne si
accorge solo ora, mentre a Bergamo non basta sparare per avere la patente di
socialmente pericoloso. A Viareggio il sindaco fa sapere al mondo di aver
speso 250€ per un paio di bermuda a Licata il Sindaco è sfiduciato perché vuole
abbattere villette abusive.
Agosto, si sa, è
il mese principe delle vacanze degli italici e le vacanze, come altre umane importanti
attività, non vogliono pensieri. I pensieri intristiscono e rendono difficile
il divertimento. Ma il Belpaese ha i suoi anticorpi per ogni stagione e quindi
da subito li mette in circolo.
La prima trovata
è stata quella di tentare di far approvare, nell’ultimo giorno di apertura
delle Camere l’ultima bozza sul «riordino» del gioco d’azzardo. Che però non è
definito «gioco d’azzardo», fa poco fino, ma «gioco pubblico» che suona più
nazionalpopolare e richiama alla memoria le allegrie di «un-due-tre-stella» e di
«palla avvelenata.» Paccato si trattasse, invece, di slot machine a cui il
Governo, raccolta erariale del 2016 ben 96 miliardi, voleva garantire una equa
distribuzione sul territorio neanche si trattasse di scuole, biblioteche o tribunali. Di nulla s’erano accorti gli uffici di
presidenza delle Camere, magari con la testa già al mare, come dire sotto la
sabbia. Dal che si deduce il grado di cialtronagine che alberga sui sacri
scranni. Sai come si ride.
In compenso gli
stessi personaggetti (op.cit.Vincenzo De Luca) e negli stessi giorni, pari
pari, hanno trovato che non vi fosse necessità di urgenza per la discussione ed
approvazione in Senato sulla vexata quaestio
dei vitalizzi dei parlamentari. Il capogruppo Pd al Senato ha comunque garantito che il provvedimento
sarà approvato nel prossimo settembre. Che poi se non sarà settembre sarà
ottobre o novembre o dicembre o gennaio o febbraio. Poi ci penserà il nuovo
parlamento. Perché, mai come in questo caso è la somma che fa il totale e
soprattutto le risate.
Se di qualcosa
ci si dimentica di altro torna a galla il ricordo. È la storia della mafia
garganica che sta nel dimenticatoio nazionale da trenta anni e, si dice,
trecento morti. Questo sussulto di memoria ha raccontato pure che a Foggia, capitale
della Capitanata, non c’è il Tribunale di Corte dìAppello. A proposito della
equa distribuzione di slot machine.Una nuova faticaccia per il ministro Minniti
che assume sempre più nell’eloquio toni dalemiani, che quando era dalemiano doc
neanche si permetteva. Ha detto, il ministro, che la risposta dello Stato sarà
durissima, a voler dimostrare di aver letto e, magari, poco colto l’ironia manzoniana
in quel pezzo dei Promessi Sposi dove si racconta delle grida spagnole. Le
reazioni durissime si mettono in pratica e non si annunciano. Che se lo si dice
prima tutto saranno fuorché dure. Comunque arriveranno nella Capitanata «centonavantadue
unità» che tradotto dal minnitese vuol dire centonavantadue uomini di
esercito-polizia-carabinieri e magari anche guardia di finanza. Riso amaro.
In compenso, in
quel di Bergamo, un paio di quelli che hanno partecipato ad una sparatoria e
susseguente rissa con tanto di feriti, in una faidina ina-ina tra due famiglie,
non sono stati definiti degni di beccarsi l’onorifico titolo di «pericolosi
socialmente» Alcuni reati precedenti sono caduti in prescrizione e quelli nuovi
considerati di poco conto. I due sperano nella prossima volta. Sono ancora giovani. Umorismo come se piovesse.
A Viareggio
invece c’è un sindaco che non sa decodificare quanto scritto sul cartello di ingresso ad un circolo: «Dopo
le 19,00 i soci e i loro ospiti potranno accedere ai locali della sede e del
ristorante indossando i pantaloni lunghi.» Chissà che avranno voluto dire? E
quindi lui, che si è presentato in bermuda, è stato, giustamente, allontanato
dal locale. Scandalo ed orrore, cui il Corriere della Sera dedica una mezza
paginata. In via Solferino hanno carta da perdere. A sua giustifica il sindaco ha
elencato i prezzi dei singoli capi indossati. Tamarritudine di provincia. Tra
questi spicca il costo dei bermuda: 250€. Beppe Severgninbi lo sbeffeggia dicendo
che, al mercato, ne ha comprato un paio uguale spendendo 18 euro. Ora, se il
sindaco non decodifica il senso dell’italica lingua e spende 250€ per un paio
di bermuda, i viareggini avran di che stare allegri.
E per non
buttarla in politica viene a fagiolo il caso di Angelo Cambiano, Sindaco di
Licata in quel di Agrigento , Da sempre il giovane Angelo si batte contro le
villette abusive. Anche qui, come nella
Capitanata, il numero ricorrente è trent’aani. Là di ammazzamenti di uomini
mentre qua di ammazzamenti ambientali. Cioè: condoni. Già in passato questo
Sindaco era stato minacciato e il ministro dell’interno dell’epoca, Angelino
Alfano, gli ha dimostrato tutta la sua solidarietà con una telefonata e
dotandolo di scorta. Alleluja. Poi però succede che nella giunta di Cambiano ad
avere villette abusive siano anche assessori e a votare contro il Sindaco sono quelli
del partito di Alfano. Come non sganasciarsi?
Post scriptum
Dopo i clamore sollevato
dal sindaco in bermuda, ci sarà una cena riparatrice, come se a dover riparare
sia il circolo e non il bermudante. Saranno tutti in bermuda. Come dire che
lungo lo stivale c’è sempre qualcuno più uguale degli altri. Ma questo si
sapeva già. E non fa ridere.
Dopo le 19,00 i soci e i loro ospiti potranno accedere ai locali della sede e del ristorante indossando i pantaloni lunghi.» ; forse il sindacvo pensava che in precedenza fosse necessario presentarsi senza pantaloni lunghi per essere bene accolti: Forse un "solo in pantaloni lunghi" sarebbe stato più preciso, anche se non potevano immaginare che per qualcuno il portare i pantaloni lunghi è rimasto nella memoria come qualcosa da utilizzare o non utilizzare come segno di una avvenuta maturazione, come nel giorno della prima comunione ed agl iesami di terza media, praticamente un diritto lungamnete atteso e da usare con discrezione. Mentre una bella cena riparatrice con tutti in bermuda libera il pensiero selvaggio , innalza presso le moltitufini la gagliardia del sindaco dei sans coulottes, e meglio non imamginare le battute e battuitine che possono aver accompagnato una seratina così
RispondiEliminaqueste notizie insieme a tantissime altre come la ragazza italiana di pelle scura rifiutata ad un concorso canoro o la presenza ormai massiccia dei 5 Stelle fanno si che si può affermare che siamo giunti alla Eutanasia di una Nazione
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