Mancava solo questo riconoscimento per completare il palmares della grande Milano. E’ arrivato al momento giusto.
L’annuncio
di questo ennesimo primato è stato dato in pompa magna e le istituzioni cittadine
ne hanno goduto. D’altra parte questo era un traguardo mai raggiunto, a mia
memoria. Milano era stata definita in tanti modi, anche la capitale morale d’Italia,
quando la morale aveva un qualche senso poi è arrivata la mafia dei colletti
bianchi e la moralità ha patito qualche sofferenza. Ma questo è un altro
discorso. Numero 1 per qualità della vita e ci mancherebbe: in questa città
rutilante di luci e di colori che va sempre di corsa e neanche sa dove corre.
Città tanto viva e tanto pimpante da trovare nelle acque reflue tanta cocaina da
sballare la ZTL e le banlieue tutte insieme. E non solo cocaina, qui vige il
libero mercato basta chiedere, pagare ed il cliente è soddisfatto. C’è il
prodotto per ogni segmento di clientela. Questa è qualità della vita. Per mantenerla alta, questa qualità della
vita, anche gli altri indicatori devono andare di pari passo, per esempio il costo
degli appartamenti: i più alti d’Italia.
I costi drgli affitti: i più alti d’Italia. Il costo delle camere per studenti:
i più alti d’Italia, il costo degli speritivi. I più alti d’Italia, il costo
dei taxi: i più alti d’Italia e se chiedi di pagare con la carta di credito di
guardano storto e mentre armeggiano con il poss il tassametro corre così paghi
anche per il tempo durante il quale cerchi di pagare. L’economia in nero da
queste parti è tanto vispa e allegra così, quando ti mettono in mano uno scontrino,
(supermercati a parte), si è colti da vertigini e te ne torni a casa con l’idea
di essere apparso alla madonna. Nella città numero 1 per qualità della vita non
c’è corruzione, anche se tangentopoli è nata e si è sviluppata rigogliosamente in
questo contado e comunque la pulizia, tra una prescrizione e l’altra, tra una
depenalizzazione e l’altra, è durata un battito di ciglia. Passata la festa
gabbato lo santo dicono al Sud, qui nella città della qualità della vita è gabbato
il magistrato. E con lui tutte le persone oneste. L’aria poi è uno spettacolo e
le Dolomiti tutte ce la invidiano, soprattutto per quell’odorino di stallatico percepito
molto spesso di prima mattina. Milano è anche ecologica: le foglie secche sono
ovunque, specialmente vicine ai tombini, mentre
le erbacce se la fanno sui marciapiedi e nelle aiuole dei giardini,
infestate in allegria. La chiamano biodiversità ecologica, la qualcosa tradotta
significa risparmio sulle spese della manutenzione del verde. Quanto poi alla criminalità: che domanda bizzarra.
Qui non ci sono scippi, microcriminalità o altre bagatelle simili. Basta fare
un giro alla stazione Centrale o nei giardini intorno al Politecnico, tanto per
dirne due, per rendersene conto. Poi
turismo come se piovesse: arrivano da tutte le parti del mondo,girano come
trottole senza neanche sapere dove,come e perché si trovino lì e ancora con il
tramezzino in bocca li caricano sui bus verso Bologna-Firenza-Venezia-Genova… e
via.
Quindi come
non dargliela la medaglia di città con la miglior qualità della vita d’Italia. A
nessuno venga in mente di fare un arditissimo parallelo tra questo
meritatissimo riconoscimento e le olimpiadi invernali prossime venture. Guarda
il caso di Cortina-Milano. Cattiveria
delle città del Sud.
PS. Questi gli items per diventare la città n.1 per la qualità della vita: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza.
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