La
legge sulle unioni civili dimostra ancora una volta la farraginosità del Pd. Distribuire
colpe a destra e a manca è solo puerile. La componente renziana assomiglia più
alla porta girevole di un albergo che ad un monolite. La gran parte degli emendamenti
sembrano scritti da clown rintronati.
Che ci sia confusione
sotto il cielo del Pd non è da oggi e la legge sulle unioni civili ne patisce
le conseguenze. La senatrice Cirinnà, ex verde ora Pd, vent’anni al Consiglio
comunale di Roma nonché moglie di Esterino Montino, ex senatore Pd e
attuale sindaco di Fiumicino con avviso di garanzia annesso,. perde le staffe e accusa tutti. Prima il
M5S e poi allarga il tiro e parla di renziani della prima ora che adesso si
aspettavano chissà quali prebende o strapuntini di potere e che intendono
ricordare al loro segretario i servigi resi e il loro peso. Infine minaccia di
ritirare la firma e di andarsene e smettere con la politica. Poi ci ripensa.
Stare in Senato è bello, meglio che lavorare, verrebbe da dire. A essere
maliziosi.
La storia dice che dopo un primo momento di euforia sulla
legge emergono difficoltà inaspettate e quello che doveva filare liscio come l’olio
non gira più. L’ingranaggio si inceppa. Spuntano emendamenti come margherite a
primavera e per bloccarle e rimettere la macchina a regime viene messo in campo
il solito canguro. Si tratta della
votazione delle parti comuni degli emendamenti con conseguente effetto
preclusivo su quelli successivi in caso di rigetto, cioè quando si vota un
emendamento si "saltano" automaticamente tutti quelli che riguardano
lo stesso argomento. Come dire che il tacon s’è pezo del buso. Dato
che quella sulle unioni civili è una legge progressista, la maggioranza del Pd avrà
congetturato (si fa per dire) di ottenere il sostegno trasversale e disinteressato delle
componenti laiche di tutti i partiti. Quando
mai! Come se questa legge (che non ha implicazioni economiche) stesse
nell’empireo e non avesse correlazioni dirette con le bagatelle di tutti i
giorni.
La legge non è
male, ovviamente progressista e innovativa, ma presentata alla carlona o per
essere raffinati senza un briciolo di grano
salis. Che di grani di sale ne bastavano soltanto tre. Il primo,
considerare che il Pd al senato non ha la maggioranza, e quindi non la può fare da padrone, il secondo
che nel partito sarchiapone ideato da Michele Salvati c’è la componente
cattodem, tra i suoi esponenti Beppe
Fioroni (un tempo c’era addirittura Paola Binetti) e terzo ma non ultimo che
l’abborracciata componente renziana, più che un monolite tenuto insieme dalle
idee, assomiglia alla porta girevole di un albergo. Il solito pressapochismo renziano. Solo pensare a questi tre fatti
c’è da avere qualche tremore se poi ci si aggiunge che esiste anche l’opposizione,
fitta di personaggi specializzati in pensiero laterale (pensiero sempre si fa
per dire) alla Malan o alla Carderoli, il gioco è fatto. E i loro emendamenti infatti
sembrano più il risultato delle
ponzate di clown rintronati piuttosto
che di rappresentanti del popolo. Come esempio, uno per tutti, quello presentato
da Lucio Malan che vuole sostituire l’articolo2 «Presso lo stato civile di ogni
comune italiano è istituito il registro delle unioni civili tra persone dello
stesso sesso» con «Presso lo stato
civile di ogni comune italiano si fa sesso.» Una fesseria. Che il buon gusto ancor prima della ragione dovrebbe cassare. Come è una fesseria
pensare di governare con un partito come il Pd in cui è confluito il peggio delle
tradizioni comunista e democristiana. Da questa si è mutuata la voglia di
camarille, capibastone, signori delle tessere, mentre da quella la miopia
apparatinica, la voglia di imbarcare tutti, gatti e topi che tanto si è bravi
nello strumentalizzarli e per finire la chimera della doppia linea che non ha
mai portato da nessuna parte. È stato così che s’è generato questo strano
soggetto che finge d’essere un partito dove correnti, sotto correnti, marpionazzi, leaderini e furbetti d’ogni
specie se la giocano alla grande. Poi di tanto in tanto ci va di mezzo qualche
vaso di coccio: è il caso di Monica Cirinnà e della sua legge sulle unioni
civili.
come disse alberto sordi, in questa storia il più pulito c'ha la rogna. ma perchè non la diciamo tutta? per secoli e fino a ieri in italia una moltitudine ha considerato gli omosessuali dei pervertiti, malati di mente, portatori di malattie veneree e unici untori dell'aids e adesso, d'un colpo pensate che certe persone li considerino normali e quindi con gli stessi diritti degli eterosessuali? ma è ovvio che abbiano ancora riserve mentali. si vergognano a palesarle, si dichiarano aperti ma in realtà sono quelli che metterebbero i pantaloni alle zampe dei tavoli.
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