La Meloni era partita bene, ma si è disunita quasi subito. A seguire i suoi exploit vien da sorridere. Oltre l'ostacolo lancia il cuore e anche le coratelle. Quando gli italici se ne accorgeranno si scompisceranno e una risata la seppellirà.
Una risata vi seppellirà. In verità la
frase per intero recita: la fantasia al
potere, una risata vi seppellirà. L’autore del capolavoro pare sia stato
Michail Bakunin, principe e anarchico, un geniaccio pieno di verve, da sommarsi a vizzi immaginabili.
Basta leggere Il diavolo a ponte lungo,
di Riccardo Bacchelli, per rendersene conto. Comunque l’anarcoaristocratico
Michail Bakunin, per quanto visionario, difficilmente avrebbe immaginato una
così lunga vita per quella sua piccola frase buttata là mentre costruiva bombe.
Per inciso: bombe vere. A dare una fiammata di nuova popolarità alle parole di
Bakunin da un anno a questa parte è impegnata nientepopodimenoche la Meloni
Giorgia. Aveva iniziato bene, la Meloni Giorgia, annichilendo la Serracchiani
Debora con un: «Mi guardi onorevole Serracchiani, le pare che io stia un passo
dietro agli uomini?» Con la Serracchiani, però, è come sparare sulla Croce
Rossa. Nel giro di breve, tuttavia, la Meloni Giorgia ha iniziato a disunirsi: in
poche settimane ha fatto diramare una circolare in cui si ordinava di
appellarla: Il Signor Presidente del Consiglio. Denotando, quanto meno, poca
chiarezza sulla sua identità di genere, anche se grida come un’esagitata: sono
una donna, sono una madre… In certe occasioni ha strizzato la boccuccia nella
vana speranza di far rivivere il mascellone d’antica memoria, ma se non ci sei
nata è inutile sforzarsi rimarrà per sempre un’aspirazione repressa. Poi la ridicola
affermazione di voler dar la caccia nel globo terracqueo ai trafficanti di esseri
umani. Il globoterraqueo è tanto, forse basterebbe dare un’occhiata al di qua e
al di là del mare. Più al di qua che al di là. I valletti di cui si circonda,
vista la parata della presidente, non
potevano perdere sì ghiotta occasione per coprirsi di ridicolo, e non
solo, e dunque uno dopo l’altro si sono messi a lanciare corbellerie come se
piovesse. E quindi il Nordio Carlo a
sparare a palle incatenate contro le intercettazioni, i mafiosi non parlano al telefono, e infatti gli ultimi sono stati
presi grazie all’uso intemerato del cellulare. A seguire il carico residuale del Piantedosi Matteo e quindi il re della
risata quel Lollobrigida Francesco di cui, per amor di patria, si ricorda solo
la sostituzione etnica, senza
considerare l’epico La Russa che indaga, interroga e assolve il figlio Geronimo
dall’accusa di stupro. Altri sono meno
spiritosi e dunque non fanno ridere di meno. La presidente, però, non può
rimanere indietro e così in neanche un mese infila tre perle da primato. La prima:
lancia alle otto del mattino il tweet in cui annuncia la separazione dal compagno,
Sembrano fatti apposta per far ridere il tempo e lo strumento: venerdì è il
giorno di Fratelli di Crozza e Propaganda
Live. Entrambi si sono, e hanno, divertito alla grande mentre il tweet la
equipara ai praticanti del cafonal jet set. Gli esempi non mancano. Penultima:
la telefonata dei due comici russi dove la donna tutta d’un pezzo smentisce in
privato ciò che declama in pubblico per finire, anche se questa china non
finisce mai, l’accordo con l’Albania per il trasferimento dei migranti. A
rendere ridicola la situazione ha pensato il leader albanese Edi Rama: ha smentito che potranno essere
evase trentaseimila pratiche. Stando dalla parte dei bottoni si è sbilanciato
su tremila. Ha aggiunto, un per l’altro, tanto
questa iniziativa non risolve. Lst but not least: gli albanesi di destra
sono contrari all’operazione mentre è favorevole il socialdemocratico Olaf
Scholz. Vuoi vedere che la Meloni Giorgia fa confusione oltre che sul genere anche
sull’appartenenza politica? E in più vuol cambiare la costituzione. Qualcuno
dovrebbe dirglielo: la repubblica sociale è già stata provata, ma senza
successo.
Buona settimana
e buona fortuna.