Ciò che possiamo licenziare

domenica 9 luglio 2017

Matteo Renzi: aiutiamolo a casa sua.

La migrazione da Firenze a Roma non gli ha portato bene. Per sbarcare il lunario ha accettato di tutto, anche fare due lavori contemporaneamente – oltre sedici/diciotto ore al giorno - e ne ha già perso uno. Vivere a Roma con stipendi da fame, pagare l’affitto e  mandare denari a casa per mantenere la famiglia Ha cambiato tre indirizzi in soli tre anni e ora vive da precario. La politica non ha il dovere morale di accettare tutti quelli che vogliono entrarci.

Matteo Renzi, solo lavori precari per 16/18 ore al giorno

Eh già, il nostro Matteo ha proprio bisogno di aiuto. Anche lui migrante da Firenze a Roma, ha dovuto, come tutti quelli che abbandonano terra natia, accettare più lavori per sbarcare il lunario. Come quelli che raccolgono in pomodori e le olive nella Capitanata. Lavori precari si intende: prima segretario di partito (che nel Pd non è più un posto fisso e sicuro come era nel Pci, dove essere eletti segretario era come vincere il conclave in Vaticano) e poi anche la presidenza del consiglio è un lavoro a termine. Più che precario. Talvolta addirittura  stagionale. Senza contare che gli stipendi per questi lavoretti sono da fame, soprattutto dopo che si sono mandati a casa i soldi per mantenere tre figli e la moglie che fa l’insegnante, rimane ben poco. Gli affitti a Roma sono carissimi e quei continui cambi di dimora, sono altri costi : tre cambi in solo tre anni che il postino non sa più dove raggiungerlo. Alla fine rimangono giusto i soldi per le bollette, qualche surgelato e le scarpe da ginnastica bisogna comprarle di secondo piede. Senza dire della sfortuna (o destino cinico e baro) che gli ha mandato a gambe all’aria tutte le iniziative che gli servivano per mantenersi quei posti di lavoro.

Si sa che i migranti non sempre sono accolti bene. All’inizio c’è un po’ di simpatia, quando sono pochi, ma se fai arrivare amici e amiche e magari anche qualche parente, che magari si mettono a portar via il lavoro agli autoctoni, la situazione cambia. La diffidenza, il sospetto e poi la reazione montano.
Anche le compagnie frequentate non son delle migliori: tutti quei vecchi ex-qualcosa, che gli stanno attorno come il gatto e la volpe facendogli fare la parte di Pinocchio qualche sospetto su di lui lo attirano. Sospetto che aumenta sentendo parlare gli ex-qualcosa di primo pelo che si dimostrano pronti ad immolarsi per lui ad ogni occasione: tutti foreign fighter che arrivano a Roma dalle più sperdute province dello stivale. Senza dire della sua radicalizzazione diventata oramai manifesta al craxo-democristianesimo che lo porta ad inneggiare continuamente alla guerra santa contro tutto e contro tutti. Anche se uno si salva dalla sua furia iconoclasta: un vecchio ergastolano, piazzista di patacche che il giovane Matteo è riuscito a rimettere in piedi. Per non dire a resuscitare: ogni profeta ha il suo Lazzaro.

E dire che di aiuti e aiutini ne ha avuto a iosa, bonus di tutti i tipi: bonus ottanta euro per i dipendenti, esoneri contributivi (2015 e 2016) bonus diciottenni, bonus aggiornamento e merito insegnanti (che sono due) bonus ottanta euro forze dell’ordine, bonus bebè, bonus nascita e bonus nido. Ma non sono bastati. Oltre 50 miliardi di euro che in lire neanche si riuscirebbe a dire. Altro che i fondi per gli altri migranti economici.

Vivere in terra straniera non è facile, lo sapeva ben l’Alighieri: qui il pane è salato e non scipito. E comunque non è che il grande circo della politica ha il dovere morale di accogliere tutti quelli che ci vogliono entrare. C’è il dovere morale di aiutare i più deboli questo sì. E aiutarli per davvero a casa loro.

E allora aiutiamolo a casa sua il Matteo Renzi. Magari può riprendere l’antico lavoro che fare il politico a Roma forse non fa proprio per lui.

14 commenti:

  1. Ma smettiamola con queste immagini..art 1 è una cosa seria parliamo di cosa vogliamo fare!

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    1. Come sono seriosi alcuni di Art 1. Vietato scherzare sul divino pargolo.

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  2. Infatti, sembriamo la brutta copia dei 5 stelle. Diciamoci la verità, ci ha presi a calci nelle palle a tutti. Un fesso non è perchè se accettassimo questo dovremmo avccettare anche che noi siamo più fessi di lui. Per la proprietà transitiva. E' arrogante quanto volete voi, ma ebete no! BASTA con queste minchiate. Qui si parla di politica e questi argomenti non lo sono affatto.

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    1. Se la argomentazione è "non è fesso perchè altrimenti saremmo più fessi di lui" non ha commenti.

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    2. E comunque si chiama satira. Basta leggere il pezzullo per capirlo.

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    3. Perchè, secondo te è un fesso?

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    4. Essere demagoghi, populisti e venditori di patacche non è sinonimo di intelligenza e neppure di buona capacità politica. E gli esempi si sprecherebbero. E comunque prima di sparare sentenza si legge.

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  3. Confondi l'dio e il giudizio

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  4. La faccia di questa foto riassume in tutto il personaggio.

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  5. Artificioso,egocentrico...ogni suo atteggiamento studiato preventivamente peccato che non studi le cazzate che dice

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  6. Che rompa la musina di famiglia

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  7. "E allora aiutiamolo a casa sua il Matteo Renzi. Magari può riprendere l’antico lavoro che fare il politico a Roma forse non fa proprio per lui." l'antico lavoro? , quello prima o quello dopo l'improvviso salto dei contributi previdenziali da far , poco dopo, gravare sulla collettività? E poi diciamocelo onestamente , anche il suo povero babbo di fastidi ne ha già abbastanza ed essersi liberato di uno così deve essere stato un bel colpo di fortuna, dire che tornerà in azienda è un po' come minaccia

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  8. Puo' uno cosi essere (vedere l'immagine) al centro della vita politica di questo Paese?

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