Ciò che possiamo licenziare

sabato 6 maggio 2017

La legittima difesa del Senato.

Renzi rientrato segretario del Pd torna nella parte che più gli riesce meglio: il capocomico.  Daltronde questo è l’anno della cinquantesimo anniversario della morte di Totò. Nella Commedia dell’Arte Italiana era immancabile il colpo di scena e anche in questa pièce non manca: Renzi difende il Senato che voleva abolire. Ping-pong-ping-pong.

Bastava che restasse a casa non era necessario ripartire

Nell’anno in cui, come tutti sanno, cade il cinquantesimo anniversario della morte di Totò, in arte principe De Curtis di Bisanzio,  il segretario del Pd non ha voluto mancare di rendere omaggio alla commedia dell’arte. Venendo a mancare sempre più i teatri l’ex giovane Renzi Matteo ha deciso di utilizzare come palcoscenico il Parlamento italiano. Spazio teatrale della migliore tradizione. Su quelli scranni si è visto di tutto, ma non ancora a sufficienza dato che il genio teatral-politico italico ha risorse pressoché illimitate. Ci fosse tant’acqua nel mondo quante sono le corbellerie che si pensano e soprattutto si fanno in quell’emiciclo il Sahara sarebbe il giardino dell’Eden.

Naturalmente visto l’anniversario e in considerazione della location il buon Renzi ha scelto un tema particolarmente sensibile: la legittima difesa. E come nella migliore tradizione ha scatenato le sue truppe,quasi esclusivamente formate da ex-qualcos- d’altro, all’attacco, con il candido supporto del vassallo Alfano, notoriamente sprovvisto di quid, e del frequentatore d’oratori Maurizio Lupi. Quest’ultimo il quid sembra averlo ma quello che gli manca è un buon orologio che gli dia i giusti tempi.

I prodi renziani che stanno scaldano con il dovuto sussiego gli scranni del Parlamento si sono lanciati a proporre prima e difendere poi, la legge “legittima difesa” esattamente come la cavalleria polacca nella battaglia di Krojanty: sciabole e lance, di legno, contro i panzer tedeschi. Nell’occasione renziana le sciabole e le lance sono state rappresentate dall’incapacità di definire quando scatti la notte, e quindi licenza di sparare ai malintenzionati che si introducono in casa-negozio-ufficio, dimenticando peraltro quelli randagi che attaccano per strada. Così come, per sopramercato, di definire quanto sia il grado il turbamento dell’aggredito. I panzer in questa situazione sono stati egregiamente illustrati dalla mancanza del senso del ridicolo. I renziani ne sono quasi del tutto sprovvisti. Sarcasmo, risatine e sfottò si sono sprecati.

Ecco allora che come nella migliore tradizione della commedia dell’arte si ha il colpo di scena: il segretario del partito di maggioranza che ha presentato la legge la sconfessa e scarica e suoi pasdaran. Non è la prima volta. Naturalmente ci vuole un colpevole che si individua subito in Anna Finocchiaro, anch’essa ex-qualsiasi-cosa, di recente nominata ministra in virtù dei servigi offerti nel corso della costituzionale. renziana riforma. Quella bocciata. E dato che il fiorentino non vuol essere da meno proclama che la legge potrà essere corretta in Senato. Altri sganascia menti. Perché il Renzi intende correggere la legge in quel Senato che la riforma voleva abolire. Troppi avanti e indietro diceva e nelle interviste si dilettava nell’imitazione, perfettamente riuscita, del  ping-pong-pong-ping.  Con questo il Renzi Matteo ha fornito al Senato la sua legittima difesa

I pasdaran inghiottono, oramai inghiottono tutto se vogliono sperare di mantenere un posto nelle prossime liste elettorali, anche se essere in lista non vuol dire finire eletti e continueranno a fare da stuoini. Contenti loro.

L’Italia, l’Europa, il mondo tutto assiste estasiato alla pre-penultima (ce ne saranno molte altre a venire) rappresentazione della Commedia dell’Arte Italiana e si tranquillizza. Dallo stivale potrà solo arrivare del buon umore.

7 commenti:

  1. Il Pd è una commedia continua, recitata da comici scadenti

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  2. https://www.youtube.com/watch?v=RuDL29WkROg

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  3. Il bomba...l'idiozia fatta uomo..

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  4. Ma come fate ancora ad abboccare, essere più falso non esiste.

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  5. Per favore vedete di mettere la croce sul partito giusto alle prossime elezioni. Facciamo fuori questo quaquaraquà buffone egocentrico arrivista e incapace

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  6. Per cortesia lasciate in pace toto' noi parliamo di giganti il pagliaccetto e"una nullita'

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  7. Toto"faceva ridete il cafoncello fa piangere

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