Ciò che possiamo licenziare

domenica 27 settembre 2015

Se entra Verdini esco io.

Conversazione colta sull'autobus 30 barrato. I  sei corollari che stanno dietro a Verdini. La storia si ripete e di solito i remake raccontano del peggio. Esistevano i gasparriani e il senatore Amoruso era uno di questi. Polverizzata la legge sulla impenetrabilità dei corpi. L’opposizione chiwawa del Pd e il plurinquisito Verdini.

«Se entra Verdini (nel senso di Denis) esco io.» la frase, purtroppo non è mia, è stata colta al volo stando su un autobus superaffollato. Dacché la Volkswagen ha dichiarato che ritirerà undici milioni di autovetture il numero dei passeggeri del 30 barrato è aumentato vertiginosamente. Si spera che non tutti vorranno svernare sul 30 barrato. E, comunque, questo era solo l’incipit, poiché il discorso, stringato, continuava con:«Esco non solo perché Verdini è Verdini ma anche perché mi tocca dar ragione a Berlusconi e a Giovanni Toti. Che se resto poi non potrò più uscire di casa.»

E come dare torto al compagno di sofferenze del 30 barrato. L’entrata di Verdini, sempre nel senso di Denis, nell’area di governo, se non nei sottosegretariati, se non addirittura nel Pd più che dell’esistenza del surreale dimostra che la realtà supera sempre e di molto la fantasia. Non solo per il fatto in sé ma anche e soprattutto per i corollari che gli stanno attorno. Il primo è che la storia si ripete, a dispetto delle migliori intenzioni. Il senatore D’Anna, una vita politica a fare il berlusconiano duro-e-puro, a distanza di 43 anni si è messo a ricalcare le orme di John Connally. Non ricordate chi era John Connally? Nessuna preoccupazione, molto probabilmente pochissimi, tra voi quattro lettori, ha vaghezza che, da inizio corrente legislatura,  negli scranni del Senato della Repubblica ha poggiato le terga Enzo D’Anna, dopo aver passato quella precedente alla Camera dei deputati. Comunque, per vostra gioia, si svela l’arcano: John Connally fu il fondatore nel 1972 del movimento “i democratici per Nixon”. E con loro c’era anche Frank Sinatra. In questi giorni il senatore D’Anna lo imita lanciando l’appello-il-movimento-la-speranza-e-il-chissà-che-cosa-sarchiaponesco “i moderati per Renzi”. E con loro non c’è Celentano. Forse qualche neomelodico. Connally andava da sinistra a destra D’Anna da destra a sinistra. Sostanzialmente la stessa cosa. I maliziosi lo chiamano il salto della quaglia. Esercizio ginnico-politico particolarmente agito negli ultimi ventidue anni. Il Verdini talvolta o spesso nei panni dell'allenatore.

Il secondo corollario (che per intenderci è una verità conseguente di un’altra già dimostrata)  è che allo stupore non c’è limite. Paolo Romani, anche lui senatore dell’ex PdL ora di nuovo Forza Italia si appella al capo dello Stato e tuona contro la compravendita di senatori. Lo fa anche il senatore Gasparri Maurizio che insulta l’ex camerata Francesco Amoruso (sei legislature sulle spalle degli ignari contribuenti) insinuando che il suo passaggio con Verdini Denis sia dovuto esclusivamente alla voracità di consulenze. Come dire una caduta di stile. Che poi l’Amoruso fosse universalmente definito un “gasparriano”, nell’evoluzione della specie esistono anche questi, sta a dimostrare che al fondo non c’è fine. Evidentemente il fatto che Romani ed il Gasprri si siano persi le folgorazioni di Scilipoti, Razzi e altri durante la passata legislatura testimonia solo della distrazione con cui vengono seguiti i lavori, annessi e connessi, del Parlamento.

Terzo corollario: Giovanni Toti ebbe a dire che in Forza Italia non c’erano né falchi né colombe ma solo piccioni. Verità sacrosanta. In quel di Lombardia e zone limitrofe quando si dice che uno è un piccione gli si dà del grullo, del citrullo e per bene che vada dell’ingenuo. Non sarà stato contento Berlusconi. Infatti il team manager di Forza Italia,  tra una discesa in campo e l’altra, con quei maleodoranti politicanti che stanno in parlamento solo per interessi propri e non per il bene del Paese c’è andato a pranzo e cena. E li ha ben omaggiati e da loro è stato ben omaggiato senza mai accorgersi di chi in realtà fossero: anime nere e perse. Al dunque ha ragione Toti Giovanni in Forza Italia solo piccioni: dalla base al vertice. Cosa che molti da parecchi anni anni sospettavano. Adesso ci sono anche le prove. E la confessione.

Quanto corollario: esiste la penetrabilità dei corpi, quantomeno politici. Da domani infatti si avrà un partito di centrosinistra che poggia la maggioranza governativa  su una componente di centrodestra, NuovoCentroDestra,  sostenuto dall’esterno (per ora) da un’altra componente di centrodestra per portare innanzi una legislatura di destra vera. E si capisce perché D’Alema sia imbufalito: voleva farlo lui questo bel polpettone. In tutto questo l’opposizione chiwawa del Pd: i Cuperlos i Bersanis gli Speranzas pare non abbia nulla da dire. Chissà che faranno quando al senato arriverà la pratica Verdini Denis, il plurinquisito? Magari sarà solo un remake dei casi Azzollini e Calderoli. Voteranno a favore del Denis per disciplina di partito o per lealtà o per senso di responsabilità? Dimostrando così il quinto corollario che recita: tutti, anche senatori e deputati, tengono famiglia. Ma questo lo si sapeva già.


Il sesto corollario: il compagno del 30 barrato se non uscirà dal Pd dovrà passare la vita tappato in casa per la vergogna mentre tutti quelli che stanno in Parlamento continueranno entrare e usccire come se nulla fosse. E anche questo lo si sapeva già

3 commenti:

  1. Marco Novefebbraio Capodaglio27 settembre 2015 alle ore 20:54

    se nei democratici,per Nixon c'era Frank Sinatra fra i moderati per Renzi potrebbe arrivare Lindo Ferretti passato dal cantare " sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa, troverà Stalingrado,in ogni città " a inneggiare a Giorgia Meloni " perché bisogna pensare prima agli,italiani, non ai migranti ".

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  2. Ci manca il settimo corollario che deriva dalla l'ospitalità che il PD darà a uomini di Alfano nelle liste elettorali alle prossime elezioni, stante l'Italicum: le migrazioni non sono solo degli animali che si muovono alla ricerca del clima migliore ma anche degli umani che vogliono tenere il culo incollato alla poltrona ....

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  3. e per fortuna che c'è il Migliore

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