Ciò che possiamo licenziare

domenica 26 luglio 2015

No intercettazioni, no Crozza.

Nelle intercettazioni nascoste talvolta non c’è il penalmente perseguibile ma spesso il moralmente esecrabile. Appello all’on. Donatella Ferranti, due legislature, magistrato in aspettativa, perché lasci perdere. Senza registrazioni nascoste non si saprebbe come si fa la “crana”. Gli americani hanno diritto alla felicità agli italiani basta quello al buonumore.

Come al solito dopo un paio di intercettazioni rese pubbliche scatta la voglia di proteggere la privacy e di mantenere la segretezza dei vip
Di solito il beau geste lo faceva Berlusconi o qualcuno dei suoi mal accompagnati  ma questa volta, stante l’irrilevanza politica dell’arcorese, il testimone sul tema è passato a sinistra. Le intercettazioni che hanno scatenato il bailamme sono due, una vera quella tra il Renzi Matteo e il generale Adinolfi e l’altra un po’ fantasma, non si è ancora capito se c’è o non c’è, tra Rosario Crocetta e Matteo Tutino. In entrambi i casi di penalmente rilevante non c’è nulla mentre molto c’è di moralmente disdicevole. Se questo è il top magari se ne può fare anche a meno. Ma tant’é.

Quindi, come da ventennale canovaccio, siamo alla solita commedia dell’arte, sono scattate proposte di legge draconiane. Quasi sicuramente, ma non si sa mai, finiranno in nulla anche se elaborate da un ex magistrata che da due legislature siede sui banchi del parlamento in quota Pd, magari messa in lista dall’ex segretario Bersani. Subito sono arrivate le proposte salva questo e salva quello. Van salvate le trasmissioni come Le Iene e Report, altrimenti che sugo avrebbero i programmi? Van salvati i giornalisti, il caso Sallusti è quasi ancora fresco, ma soprattutto va salvato il buonumore degli italiani. Oddio contrariamente a quanto accade negli USA il diritto alla felicità non è scolpito nell’italica costituzione ma nel Belpaese una certa voglia di allegria è saldamente radicata. Lo si sa da sempre e ne scrissero anche Stendhal e Goethe, qui citati solo per dare un tocco di raffinatezza al pezzo.

Se non si potrà più intercettare nascostamente come si potrà, oltre che indignarsi che non è poi gran cosa, ridere a crepapelle, che fa bene alla salute? Se non ci fosse stato Franco Barbato da Camposano (guarda come il caso gioca coi nomi) con la sua telecamerina nascosta mai si sarebbe saputo di Antonio Razzi. E mai il Crozza Maurizio ne avrebbe fatta l’imitazione, anche se a onor del vero il reale è più comico della copia. Mai avremmo saputo che il salto della quaglia effettuato dall’ex Idv aveva come unico scopo quello di salvaguardare il vitalizio, oltre che di incassare un bel malloppetto, e mai avremmo saputo come si fa la “crana”. E in più che l’ex immigrato in Svizzera si riteneva assolto ab origine perché lì, nel Parlamento, ognuno «si fa i ..azzi sui» e comunque considerava i suoi colleghi, al meglio, dei malfattori. Magari qualcuno sì, ma si spera non tutti.

Se le intercettazioni nascoste verranno sanzionate con quattro anni di galera, che non sconta neppure chi becca tangenti, come si farà a mantenere la letizia? Mancherebbero i siparietti a di Martedì, mancherebbe un pezzo rilevante a il Paese delle Meraviglie la televisione sarebbe più triste, calerebbe l’audience l’editore Cairo licenzierebbe comici e tecnici ed autori, ci sarebbe un aumento della disoccupazione, che quella che c’è basta e avanza. No, meglio di no.

E poi detta chiara chiara nessuno intercetterà mai segretamente Stracazzetti Alfredo o Papagnozzi Guglielmo, non ci sarebbe gusto la loro privacy è mortalmente noiosa. Altro è godere sadicamente delle sbertucciate aella sedicente élite che masochisticamente (per non dire stupidamente e anche un po’ beceramente) l'italico popolo ha piazzato su quegli scranni.

Onorevole Donatella Ferranti, ormai la sua parte di moralizzatrice l’ha fatta, adesso lasci perdere, non insista. Si tengano le intercettazioni nascoste così come sono per il buonumore del Paese, in fondo hanno uno scopo catartico e fanno apparire anche la situazione più grave sempre un po’ meno seria. E così tutti ridono e si assolvono.

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