Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 13 agosto 2014

Roberto Calderoli se ne andrà. Forse.

Calderoli con l'aiuto de Il fatto quotidiano annuncia che lascerà la politica. Però non si sa quando. Ha scoperto i veri valori della vita. Che non ci vuole un genio. Aprirà un ristorante, dice. Si spera non cucini porcate.

Roberto Calderoli, da diverse legislature inopinato vicepresidente del Senato della Repubblica, ha deciso di comunicare all'orbeterraqueo che smetterà con la politica. Se l'evento si verificherà l'orbeteraque tutto gliene sarà grato. Immensamente. Per l'annuncio si è avvalso della collaborazione de Il fatto quotidiano (11 agosto 2014) facendo nuovomante rinverdire la legge del contrappasso. Che l'Alighieri Dante nel vederla usare anche dal Calderoli Roberto, quasi certamente a sua insaputa, senz'altro ne ha avrà tratto una qualche soddisfazione. 

L'intervista è piagnucolosa quanto basta. D'altra parte il piagnucolare è la malattia senile degli arroganti e nel caso di arroganza ce ne è a sufficienza per almeno tre. Quindi ci sta. In questa il vicepresidente del Senato, in versione barbuta, ha tirato fuori i soliti vieti e triti luoghi comuni che nell'occasione vanno sempre: la vita, troppo breve, spesa ad inseguire le cose che non contano, la non vicinanza alle persone amate il desiderio di riparare eccetra eccetra. Insomma il solito paccotigliame d'occasione. Che è come il blazer: è classico, va su tutto, fa chic e non impegna. Al dunque ha annunciato chiaramente che smetterà con la politica e si ritirerà. Bene, anzi benissimo. Quando? Domanda basilare, si direbbe strategica, per poter trarre il tanto agognato sospiro di sollievo. Risposta: «quando saranno portate a compimento le riforme.» E giusto per non rimanere sul vago e avere un arco temporale ha deciso di chiarire: «in questa legislatura, breve o lunga che sia o nella prossima.» Che tanto valeva dire alle calende greche o per essere intelleggibile anche da un padano classico con corna e spadoni, un più semplice e veritiero “chi-lo-sa”. Dunque il dottor Calderoli, laureato in medicina con il massimo dei voti, si porta avanti. Anzi porta più in là la sua suoriuscita. Peccato. All'orbeterraqueo si smorza il sorriso. E. la speranza.

Nell'intervista il Calderoli Roberto dice che sparava imbecillità per rimanere sui media. Verrebbe da chiosare che anche quella in corso fa parte della serie. Senza contare che, se proprio-proprio voleva stare sui giornali bastava che dicesse, potendo e magari sforzandosi, cose intelligenti. O magari anche di semplice buon senso. Ma non si può avere tutto. Dice che a Roma, s'intuisce ci stesse malvolentieri ma non lo afferma chiaramente, cenava con «una pizza e un panino pieno di schifezze». Però l'hanno beccato con una casa fuori mazzo, poi trasformata in ufficio e poi abbandonata. Dice che ha nostalgia dei pratoni e delle ampolle e della genuinità di quelle rozzezze. Ma si dimentica della Banca del Nord che ha fregato non pochi ingenui padani, delle quote latte che son costate e costano multe salate alla Repubblica e dei diamanti e degli investimenti in Tanzania e delle sovvenzioni date alla scuolina della moglie del Bossi e, giusto per rimanere in famiglia, delle ristrutturazioni e dell'elezione del Trota nel consiglio regionale lumbard. Così come non gli sovvengono il falò nel cortile del ministero o l'apertura degli uffici ministeriali in quel di Monza, giusto per dirne altre due. Tutte pataccate che qualche soldarello sono costate ai contribuenti. Anche padani. E che come noto erano solo fumo negli occhi dei boccaloni di padania dotati di corna e spadoni. Che a sparare bestialità razziste son capaci tutti, anche lui, ma a metterci rimedio ci vuol del bello e del buono. Che riempire zucche vuote non è opera facile. Dice che aprirà un ristorante. Si spera non si ricordi delle leggi porcata che cucinava in Senato. Perché un conto sono le leggi che il cinico italico popolo è abituato a digerire con poco sforzo e un conto sono i casoncelli le foiade o il brasato di asino che se sono porcate danno dissenteria. Il che obbliga a star seduti su un trono che poco assomiglia a quello del Senato.

Quindi forse (e forse è la parola chiave) se ne andrà dal Parlamento. Se non ci fosse mai entrato non se ne sarebbe accorto nessuno. Perchè le fortune maggiori sono quelle che non si conoscono come racconta Nassim Taleb in “Giocati dal caso”. Così come nessuno, a parte Anna Finocchiaro sua grande ammiratrice e supporter nonché correlatrice nella presentazione della riforma per il Senato, ne rimpiangerà l'uscita. Di un Calderoli Roberto in Senato se ne poteva anche fare a meno che il peggio s'era già visto.

30 commenti:

  1. colui che non era daccordo con la riforma del senato, ma ne è stato il relatore! Quanti danni ha fatto quest'uomo!

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  2. non vediamo l'ora ...

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  3. Ma se ne andasse anche subito,farebbe un bel favore a tutti gli italiani!!!!Tanto come politico non vali un cazzo!!!!

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  4. Matteo Federico Carbone13 agosto 2014 alle ore 22:24

    Piatto della casa..? Porcellum in green sauce..?

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  5. il mio cane ringrazia....ogni volta che compare in tv, ha il vomito...ed io lo precedo.

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  6. E indovinate quel ristorante CHI glielo pagherà.

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  7. Oramai di porcate al paese ne ha fatte a bizzeffa, ora può portarle altrove! Visto che ci sta, perché non si porta via anche la Finocchiaro e la Boschi? Sono stati un bel trio di lestofanti!

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  8. piatto della casa ? porcellum alla salsa di finocchiata

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  9. Che bello se se ne adassero anche gli altri....!
    Qualcuno con l aiuto di DIO crepa....mmmmm....godooooo..!

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  10. specialità della casa: porchetta in salsa padana

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  11. Sarebbe stato meritevole se nn si fosse mai occupato di politica!!!Poteva fare il macellaio,quello si!!!

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  12. era ora che si togleva dalle Balle. Ma sarà poi vero? Fino a quando non lo vedo con i miei occhi non ci credo. Questi inetti che hanno distrutto l'italia non rinunciano volontariamente ai loro privilegi.

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  13. Scusate l'intrusione, ma Calderoli cos'ha che gli altri non hanno? Io differenza non ne trovo.

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  14. credo si sia resoconto che non lo fila più nessuno e per questo dice che se ne andrà .....forse se lo facesse sarebbe meno peggio di tanti altri che proprio non si vogliono schiodare dalla poltrona.la speranza dicono che è l'ultima a morire.................................

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  15. Ciro Zach Galifianakis14 agosto 2014 alle ore 15:28

    Como Apriamolo noi un ristorante e cuociamo questa gentaglia che ci spinge sempre più giù nel fosso.

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  16. Maria Rita Severini Perla14 agosto 2014 alle ore 15:29

    mi auguro che paghi adeguatamente e in modo puntuale i suoi dipendenti .........

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  17. non ci mancherai, stanne certo porcellum...

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  18. non cambia tanto lui o altri dello stesso ramo politico,il motto e quello essere ignoranti in politica e prendere per i fondelli il popolo e il loro statuto

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  19. Quando dicono forse! Quello è il momento che si attaccano più alla poltrona.....vedi Monti c'è lo ritroviamo senatore a vita!

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  20. Dopo aver mangiato a sbafo per anni e detto e fatto stronzate indicibili se ne va?! Un coglione in meno

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  21. non dimentichiamo che in iraq un italiano rapito, fu ucciso anche a causa della sua maglietta idiota che indossò......e fece vedere atutto il mondo.....troppo bello per essere vero,.

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  22. Non vediamo l'ora!!

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  23. speriamo.....incrociamo le dita

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  24. MA CHI SE NE FREGA!!

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  25. certamente il maialetto andra` a piu` non posso

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  26. Per la cucina: Per il resto: speriamo!

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  27. E' la volta buona!

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  28. LUI E ABITUATO HA FARE PORCATE, E UN SPECIALISTA.

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