Ciò che possiamo licenziare

giovedì 14 novembre 2013

Il Parlamento Italiano entra nei Simpson

Il Parlamento italiano per i Simpson rappresenta il massimo della corruzione. Magari fra qualche tempo potrà ambire a diventarne addirittura sinonimo come già succede per il falso Giuda e il cattivo Caino. I Simpson mettono in pratica la massima “castigat ridendo mores” ma perché questa abbia successo ci vuole almeno un po’ di moralità.  E trovarla in quelle stanze è una bella caccia al tesoro.



Ken Brockman, il giornalista di Springfield 
L’apice del successo di un prodotto o di un attore o di uno sportivo o di un personaggio appartenente a un qualsivoglia settore lo si raggiunge quando il nome della persona o della marca diventa sinonimo della categoria. 
Più di così non si può ottenere Così è stato per i fazzoletti di carta Cleenex così è stato per il poliziotto Serpico così è stato per lo stravagante e confusionario Paperoga e così è stato anche per il cattivo Caino e per il falso Giuda. Già, perché questa regola vale sia per le categorie dei buoni sia per quelle dei “cattivi”, detto senza malizia. . Se l’assioma tra nome e categoria va avanti nel tempo vuol dire entrare nella storia. Se poi addirittura travalica gli oceani e diventa internazionale allora si entra nel mito e nella leggenda.

Il parlamento italiano sta seriamente correndo questo rischio: di entrare nella leggenda. E questo grazie ai Simpson, il cartone animato americano che spopola presso i ragazzini e non solo loro, al di là e al di qua dell’oceano Atlantico. Infatti nella puntata del 10 novembre il giornalista Ken Brockman, uno dei personaggi della saga, ha detto testualmente che:«Questa scuola è più corrotta del Parlamento italiano.» Bel colpo.

Certo si potrà dire che in fondo in fondo gli americani provino un qualche sentimento di razzismo verso gli italiani, d’altra parte i nostri prodotti d’esportazione che più hanno fatto scalpore si sono chiamati Al Capone, famiglia Gambino, Vito Genovese e Sam Giancana, giusto per fare qualche nome. E magari ci si dimentica di Fiorello La Guardia, del succitato Frank Serpico e  di Mario Cuomo e di Al Pacino e pure del recentissimo sindaco di New York Bill de Blasio. Però si sa che la male pianta scaccia la buona, così come accade per la moneta, Carlo M. Cipolla docet, dove la cattiva butta fuori la buona. Così gira il mondo.

Peraltro nelle democrazie occidentali l’Italia è l’unico Paese che veda sedere nel parlamento la bellezza di ben cento tra condannati e indagati. È anche l’unico in cui un vice presidente del Senato ha definito «scimmia» un ministro di colore e mantiene con non chalance il suo seggio. Per non parlare del caso Berlusconi che più che una tragedia assomiglia, ad ogni giorno che passa ad una farsa. Oltre a tutto mal recitata.

Naturalmente ora si solleveranno alti lai da personaggi istituzionali che lamenteranno questa ignobile attacco alla Patria, si raccomanda con la pi maiuscola, e che probabilmente parleranno di rigurgiti razzisti verso il Paese che ha dato i natali a Michelangelo, Leonardo ad Enrico Fermi e a Giulio Natta e a tantissimi altri. E diranno, magari in modo vibrante, di onore nazionale offeso ed oltraggiato, dimenticando che  tra quegli scranni si fa compravendita di parlamentari e che il senatore Razzi,ha ben chiarito che quelli sono covi di malfattori dove ognuno si fa i “razzi” suoi e che è lecito salvare un governo sciagurato per la nazione se così facendo si raggiunge l’agognato individuale assegno vitalizio. Che poi se si facesse l’analisi del capello chissà quanti finirebbero in comunità per tossicodipendenti. Altro che servizi sociali.  E  qui di parlare di Anna Maria Cancellieri e dei rapporti suoi e del marito e del figlio con la famiglia Ligresti proprio non se ne ha il cuore. Sic transeat gloria mundi.

Per non dire dei costi della politica che c’è da rabbrividire. Tutti lo sanno ma una rinfrescatina senz’altro giova. Il Parlamento italico, nei suoi due rami, costa due volte più di quello francese, tre volte più di quello inglese e badaben-badabem cinque volte più di quello americano. I due rami del parlamento Usa governano 316 milioni di cittadini con 100 senatori e 435 deputati. Quasi poco più della metà dei 952 tra senatori e deputati, inclusi i sette senatori a vita, che governano il più delle volte male, solo sessanta milioni di italici.
Comunque, alla fine, come dare torto al povero Ken Brockman senza arrossire di vergogna ma i nostri vibranti vibratori sapranno senz’altro farlo rimanendo impassibili anche se un po’ pallidi. Così come si conviene ai sepolcri imbiancati.

I Simpson in fondo fanno il loro lavoro: castigat ridendo mores. Anche se un castigo per essere tale e soprattutto per funzionare richiede una certa dose di moralità e in quelle antiche stanze trovarla è una bella caccia al tesoro. 



4 commenti:

  1. Ogni parola a commento sarebbe di troppo, le verità espresse non accettano commenti, ergo sic (ri)transeat gloria mundi. Amen.

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  2. certamente anche per la politica vale la legge di Gresham per la quale la moneta cattiva caccia la buona( non per niente non mancano i pazzarielli che vorrebbero tornare alla lira che quanto a moneta cattiva saprebbe dare delle lezioni a chiunque) , ma a qualcuno è mai saltato il Grillo di mordere un parlamentare come uno zecchino per vedere se è di oro a 24 carati od è di qualche ignobile Lega? Il guaio è che, se la moneta cattiva caccia la buona dal mercato perché la prima viene tesaurizzata, i politici buoni non sono tesaurizzati in qualche anfratto di consiglio nazionale di partito per utilizzarli con parsimonia quando necessario; semplicemente non sono , se ci sono, apprezzati dall'attuale mercato della politica e non apprezzati , né addirittura riconosciuti, dagli stessi elettori . Se i Simpson ironizzano sul parlamento italiano è anche perché i Rossi non sono poi tanto meglio di detto Parlamento

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  3. davvero strani i Rossi , apprezzano Berlusconi perché coi sui milioni di evasione rappresenta un mito anche per il venditore di noccioline americane che evade 25 euro al giorno, mentre hanno trovato insopportabile la Idem .

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    1. Castruccio Castracani Sul caso Idem, non posso che riconfermare quanto scrissi: http://ilvicarioimperiale.blogspot.it/... la Idem e i tanti altri come lei che si trovano a "sinistra" sono la dimostrazione che il berlusconismo non appartiene solo a Berlusconi ma è un fenomeno sociale che pervade l'intera società. Liberarsi dal berlusconismo significherà liberarsi di tanti pezzi di finta sinistra. E di personaggi imbarazzanti che entrati in politica con le pezze ai pantaloni sono diventati proprietari di terreni o di appartamenti a New York.

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