Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 28 agosto 2013

Oggi si parla solo di IMU. Meno male

Grande fortuna per l'italico popolo nonché per i giornalisti e tutti i commentatori politici: oggi tiene banco solo l'IMU. Falchi, colombe, pitonesse e amazzoni posso riposare. Chissà perché Renato Brunetta non vuole l'IMU? Sarà forse per la sua passionaccia per il mattone? Scavallare l'IMU per un immobile che ha una rendita catastale di oltre 2.300 è un bel risparmio.

Brunetta Renato mentre sogna di scavallare l'IMU
Per un giorno intero o quasi si potrà dare tregua al più processato politico d'Italia. E per un giorno non si sentiranno i pianti e gli strepiti dell'innocente per eccellenza. 
E neppure si sentirà la solita tiritera di quello che aspetta, neanche fosse Godot, un cenno dal Quirinale. Come se il Quirinale si potesse mettere a fare ammiccamenti e moine o equivoci e compromettenti cenni al primo che passa per la strada che se così fosse si correrebbe il rischio di incorrere nel reato di adescamento, Vecchio reato caro a quelle che una volte si chiamavano, con tocco di sofisticata filosofia aristotelica, le peripatetiche.
Che bisogna proprio essere armate di tanta filosofia per andare su e giù per li viali a soddisfare meschine e vergognose voglie di chi se le può togliere solo a pagamento perché di loro, mezzi uomini come sono, senza il potere dei soldi gli resterebberosolo gli occhi e le mani. Gli occhi per piangere e le mani per i minuti piaceri. Latrin lover da sbarco.

Oggi, poiché si parlerà solo di IMU tutti si riposeranno.
Le colombe del Pdl se ne staranno tranquille in piccionaia a tubare tra di loro e a calcolare i rischi di essere ancora in lista nel caso di possibili elezioni se il governo dovesse cadere. Inoltre, almeno per un giorno, non correranno il rischio di essere aggredite da pitonesse e altri serpenti vari che da quelle parti la cova è breve e le uova si dischiudono in un baleno. Le amazzoni potranno dedicarsi a rigovernare, metaforicamente parlando che se lo facessero per davvero sarebbe una bella conquista per l'umanità, i box dei loro destrieri e magari dessero pure una bella spazzolatina agli zoccoli dei suddetti con annessa spalmata di grasso.
Per i falchi si suggerisce di utilizzare la giornata facendo una gita fuori porta: al Gran Paradiso. Pare che lì alloggino ben ventisette coppie di aquile. Magari vedere come funziona la vita di chi quel nome lo porta con onore e senza usurpazione potrebbe indurli a riflettere. Riserva di fosforo permettendo.

Di IMU pare ne possa parlare con cognizione di causa solo Brunetta Renato, capogruppo Pdl ed economista di vaglia, che però sulla questione ha qualche interesse privato. O, per come lo si chiama da qualche decennio, conflitto d'interesse. Ha raccontato (1) il Brunetta Renato che per pagare l'IMU dell'anno passato ha dovuto chiedere un prestito alla sua banca. Dicono i bene informati (2) che il suddetto abbia una vera passionaccia per il mattone. Infatti dispone «di una casa con terreno a Ravello (Salerno), una a Monte Castello di Vibio (Perugia), una a Roma e un’altra a Venezia. Viaggia, a scelta, su una Fiat 500 del ’68, su una Lada Niva o una Jeep Wrangler. Nel 2009, mentre era ministro della Funzione pubblica, ha acquistato per 40mila euro una casa di 40 metri quadri, con giardino di 400 (da ristrutturare), a Riomaggiore, alle Cinque Terre (La Spezia). Nel marzo 2011 ha venduto con una operazione di permuta l’appartamento di Roma (rendita catastale 919,29 euro) e ha acquistato, con una permuta parziale, una porzione immobiliare sempre nella capitale, in località Capizzucchi-Divino Amore. L’immobile è composto da un fabbricato su due livelli (rendita catastale 2.370 euro) e comprende anche il 50 per cento di una striscia di terreno»
Nel 2009 dichiarava un imponibile di 310 mila€ sceso nel 2010 a 279 mila€ e nel 2011 273 mila.€ Chissà se  le indennità da parlamentare in questi importi sono comprese o se vanno considerate come in più.

Beh, comunque un fatto è certo: con queste proprietà e questi redditi anche la massaia di Voghera o il pastore lucano capiscono che il professor Brunetta Renato proprio fa fatica a 'starci dentro' e per questo si batte per non pagare l'IMU. Anche lui. 
Sia la massaia di Voghera sia il pastore lucano sarebbero ben lieti di poter dare una mano al povero ministro ma temono sia suscettibile e la possa prendere male. Non è noto per aver un buon carattere.
Comunque, per almeno un giorno, si parlerà d'altro che non siano le disgrazie giudiziarie che come noto mettono tristezza. E già questo è fonte di gioia.

Che se poi si scavallerà l'IMU che pare costi mediamente (e le medie non sono mai veritiere quando si entra nel personale ma bisogna conviverci) ad ogni famiglia proprietaria di prima casa circa 200€ qualcuno, magari tra quelli che la media la superano di molte volte, sarà contento,
Il fatto poi che si vada incontro a tasse indirette, per importi complessivi per famiglia di gran lunga superiore pare che non interessi alcuno. Anche perché le tasse indirette si sentono (dalla terza settimana del mese) ma non si vedono. E poiché nel Belpaese è di grande successo l'adagio che recita «occhio non vede cuore non duole» si vedrà tutti un po' meno tasse e si spera ci si debba dolere poco.
Anche se un po' senz'altro sì.
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(1) Corriere del veneto 11 dicembre 2012

3 commenti:

  1. Pasqualino Valentini28 agosto 2013 alle ore 17:18

    Quando Brunetta era socialista Formica parlava di corte di nani e ballerine. Ora che Brunetta è PDL si parla di falchi, colombe pitonesse e ... dormiglioni (vedi B.). Evoluzione della destra.

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  3. Sono dei b......i, l'IMU non deve pagarla chi ha un reddito annuo di 25 mila euro, dopo questa soglia si applica una tassa, chi non ha non deve pagare.

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