Ciò che possiamo licenziare

domenica 18 agosto 2013

Anche il Pd ha il suo Calderoli.

Pierluigi Piras, astro nascente del Pd sardo, augura lo stupro alla campionessa russa di salto con l'asta. Non è il primo ad insultare. Poi si pente e si dimette. È il primo a farlo. Magari un buon esempio per Calderoli e gli altri insultatori.




Il fatto a molti sarà già noto: Gianluigi Piras di professione organizzatore di eventi nonchè astro nascente del Pd sardo ha combinato una “calderolata” (che sta per atto insulso di Roberto Calderoli, leghista) o se si preferisce una valandrata (da Dolores Valandro, leghista) o una buonannata (da Gianluca Buonanno, leghista) o una garbinata (da Angelo Garbin di Sel), che proprio non è una bella cosa da fare anche perché poi a raccontarla a mamma e papà o a figli e nipoti diventa un poco imbarazzante.
Per dare risposta all'affermazione della russa Yelena Isinbayeva, campionessa del mondo di salto con l'asta, che in prima battuta si era detta favorevole alla legge antigay del suo paese per poi, ovviamente, dirsi fraintesa, il suddetto Pierluigi Piras ha postato su Facebook la seguente sconcezza: “Isimbayeva per me possono prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari ci ripenso. Magari mi fraintendono”. Come eleganza si sta a zero mentre come scempiaggine si vola ben oltre il record di salto con l'asta.dell'atleta russa.

Pare che il post abbia ricevuto molti 'mi piace' a riprova che la madre degli imbecilli è perennemente gravida, ma su questo punto non c'è originalità visti gli illustri esempi che l'hanno preceduto. Ci sono stati anche molti 'vergogna' a testimoniare la speranza che, forse, il Paese non sia giunto alla frutta. Così come è stato poco originale abbozzare la classica debole difesa centrata su «è un grosso equivoco», che di equivoci piccoli, medi, grossi e grossissimi l'Italia è piena.

Poi, colpo di scena, è emerso qualcosa di effettivamente originale: il signor (qui il titolo di signore gli spetta di diritto)Piras Pierluigi ha dichiarato che «accetterà qualsiasi iniziativa legale al fine di pagare il giusto prezzo anche di fronte alla legge» e contemporaneamente si è dimesso da tutti gli incarichi politici ricoperti. Incarichi che, a onor del vero, non sono propriamente pochini infatti il Piras è: 1) presidente del Forum regionale dei diritti civili, 2) membro della direzione regionale del Pd, 3) consigliere regionale, 4) membro del coordinamento regionale dell'Anci e 5) coordinatore dell'associazione Prossima Italia, che casualmente si batte per i diritti civili. Un po' bulimico in quanto a incarichi il Piras che, a seguire tutte queste attività più il suo lavoro di organizzatore di eventi che è quello che gli dovrebbe garantire il pane e il companatico, può fare una certa fatica. E quindi,, detto senza voler assolutmente essere di giustificazione,, ci si può anche perdere la testa. Che se questa invece fosse stata collegata al momento in cui le mani hanno cominciato a correre sulla tastiera del computer non sarebbe stato male. Troppi incarichi possono far andare in confusione.
Però l'originalità delle dimissioni resta. Magari il senatore Calderoli (leghista) e il deputato Buonanno (leghista) e il consigliere di Cavarzene Garbin (Sel) potrebbero trarne qualche spunto di riflessione per le loro prossime future azioni. Che a prendersi un po' di riposo dalla politica e a tornare a fare quello che si faceva prima, ammesso si facesse qualcosa, non sarebbe male. In fondo la politica non necessariamente deve essere intesa come un mestiere poiché ci sono anche altri modi per guadagnarsi uno stipendio e sbarcare il lunario.
Infine, altro bel esempio di cui si deve essere grati al Piras, ci sono le dimissioni che ha dato dal suo partito, il Pd, restituendo la tessera.
C'è da augurarsi che il partito, a tutti suoi livelli, dalla sezione fino al regionale e magari anche al nazionale, sappia essere all'altezza della situazione e tranquillamente le accetti così come suggerisce il buon senso. E con ciò marcando le differenze con chi ancora se ne va a comiziare senza vergogna.
Morale: la stupidità è trasversale,e questo si sapeva, e non basta eccellere in qualcosa, come insegna anche la saltatrice russa, ma non solo lei, per essere giustificati su tutto. E anche questo già si sapeva ma varrebbe bene di metterlo in pratica.
Pace e buone dimissioni a tutti.




8 commenti:

  1. no proprio no! vero che anche il pd ha il suo coglione. ma il coglione si è dimesso. mica come calderoli. ci ha messo mezza giornata non mezzo secolo! e io non amo il pd ma la correttezza!

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  2. Caro Castruccio, condivido al 100% mi sono permesso di aggiungere l' episodio come ennesima puntata per la galleria degli orrori italici che su novefebbraio.it abbiamo intitolato "L' Italia è un paese per umani ?" e concordo che preso atto che questa volta l' asinata viene da un esponente giovane e promettente del PD, lo stesso ha avuto un guizzo di dignità , e mi sono unito alla tua speranza che ciò sia di esempio ( la dignità non l' asinata , di quella non c'è bisogno di esempi )

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  3. Pasquale Nuccio Benefazio19 agosto 2013 alle ore 13:33

    a calderoli non ooccorre dare esempi positivi , e' tempo perso

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    1. Imparano i cavalli, imparano i cani, imparano anche le scimmie, perché non dovrebbe imparare anche Calderoli?

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  4. Pasquale Nuccio Benefazio20 agosto 2013 alle ore 14:17

    perche' non e' un cavallo , un cane o una scimmia; e' Calderoli e quindi non puo'

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  5. Carissimo Castruccio, non capisco: mica c'è bisono di essere leghisti o pdisti per essere pirla. C'è chi è pirla e c'è chi non lo è tessere o tessere che si abbiano. Mi sembrerebbe semplice. Non credi?

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Carissimo Anonimo, sì. Ma anche no. Sì, perché la percentuale dei cretini (pirla in milanese)è costante, come insegna l'esimio prof Cipolla, in ogni gruppo sociale (quindi incluso anche i partiti), censo, religione ecc. Il che significa che se la percentuale è costante ciò che varia è il numero assoluto ed essendoci più democratici che leghisti c'è poco da stare allegri. No, perché c'è modo e modo di essere cretini (pirla in milanese). Quasi sempre, ma non sempre (si vedano i casi di D'Alema e Veltroni), una cretinata (pirlata) commessa da uno del Pd porta a dimissioni o comunque a ridimensionamenti. Negli altri partiti (se il Pdl dovesse applicare la norma ne resterebbero pochi e nella Lega, che già son pochi resterebbero solo i militanti che son meno dei dirigenti) ci si barcamena in "sono stato frainteso" o "chiederò un incontro per spiegare" , come se fosse facile spiegare la cretineria (pirlitudine in milanese) o è "tutta colpa dei giornalisti", che di colpe ne hanno già di per loro inutile aumentare il carico. Il caso Piras, sarà che è sardo come me, dimostra che alla cretineria (pirlitudine) un qualche rimedio, pure in extremis, c'è. Evviva

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