Ciò che possiamo licenziare

giovedì 30 maggio 2013

Papa Francesco non va in vacanza.

Altro gesto simbolico di Francesco che dopo la croce di ferro e la rinuncia alle scarpette rosse, pare si priverà anche del soggiorno a Castel Gandolfo. Gran lavoro della Segreteria di Stato della Santa Sede per contenere i costi. Le stanze di Castel Gandolfo saranno affittare ai turisti.

Ebbene sì questa estate Castel Gandolfo rimarrà vuoto. Papa Francesco, pare, non andrà in vacanza. La notizia viene riportata sul Messaggero del 30 maggio.
Un altro gesto simbolico, di cui si sentiva la mancanza dato che da quando è stato eletto se ne sono stati visti pochi. Ché poi, dovrebbero saperlo in Vaticano, i gesti simbolici vanno centellinati che se se ne fa uno al giorno da eccezioni diventano norma e il passaggio da norma ad assuefazione è passo breve.
Adesso alcuni, ma non tutti che i più hanno da sbarcare il lunario, sono a domandarsi dove Francesco passerà il 15 d'agosto. Qualcuno scommette che se ne starà nel convitto di santa Marta mentre altri che farà una gita fuori porta. Come tutti i romani.

D'altra parte quest'anno il calendario aiuta: c'è la possibilità di un fare un bel ponticello. Ferragosto infatti cade di giovedì e quindi se ci si prende il venerdì di ferie i giorni di vacanza diventano quattro. Voci che solitamente non risultano bene informate dicono che Francesco abbia già presentato la domanda per avere il giorno di ferie e che questa sia all'esame dell'ufficio del personale. Inoltre si è notata una notevole agitazione negli uffici della segreteria vaticana: sono stati allertati sia il segretario per i rapporti con gli Stati (il ministro degli Esteri del Vaticano) sia l'ufficio responsabile delle proprietà immobiliari che quello degli affari generali.

Al primo è stato ordinato, sempre secondo voci poco informate, di prenotare in un camping dalle parti di Ostia. un piccolo bungalow di tipo b: due camere, 4+1 posti letto, salone con angolo cottura attrezzato, bagno con doccia, tv, riscaldamento. Il bungalow è fornito di coperte e lenzuola mentre gli asciugamani papa Bergoglio se li deve portare da casa. Pare sia in corso ormai da settimane una serrata trattativa sui costi del soggiorno tra il cardinale Dominique Mambretti e il gestore del camping. Pare che per ridurre i costi il cardinale abbia rinunciato ad avere la tv a colori optando per quella in bianco e nero. Il gestore del camping ha risposto offrendo il bungalow più vicino al campo di calcetto e, in via del tutto eccezionale, anche un pallone in vero cuoio cucito dalle parti di Ancona. Anche perché televisori in bianco e nero non se ne trovano più. Comunque si respira aria di ottimismo sull'esito degli accordi. Sembra infatti che il gestore del camping sia disposto ad includere nel prezzo l'uso del campo di calcetto, per le giornate di venerdì, sabato e domenica, dalle 5 alle 6 del mattino, purché non si urli dopo i goal, e ad offrire una fornitura di bevande energetiche alla fine di ogni partita. Si attende solo il placet dell'economato che aspetta di sapere dallo Ior se c'è sufficiente liquidità in cassa.

Poiché il campeggio è raggiungibile con i mezzi pubblici il cardinal Mambretti sta conducendo analoga trattativa con l'ATAC (azienda dei trasporti pubblici di Roma) per avere una riduzione del costo dei biglietti. Si immagina un bel via vai di porporati, segretari e commessi per il disbrigo delle pratiche correnti ché il povero Francesco non potrà starsene in santa pace neanche al campeggio. Ma questo è il lavoro del papa.
L'ufficio gestioni immobiliari ha già dato ordine affinché siano predisposti dei cartelli con la scritta zimmer frei (stanze libere) da appendere sulla porta di Castel Candolfo e nelle zone limitrofe. Si spera molto nel turismo teutonico e si sta spargendo la voce di possibili improvvise apparizioni di Benedetto XVI. Avere due papi di cui uno tedesco ha i suoi vantaggi in ambito turistico. E questo sarebbe stato il punto centrale del recente colloquio tra la cancelliera Merkel e Francesco. Si sussurra che i prezzi non saranno modici, non per discriminare i poveri ma per mungere i ricchi.Altro che patrimoniale. E poi c'è la necessità di fare cassa. Se l'esperienza sarà positiva, come molti credono, si pensa già di affittare l'appartamento papale mantenendo l'usufrutto, solo nei giorni di festa, della stanza dalla quale il pontefice si affaccia. Ma per non più di un'ora. Non si vorrà creare disagio ai nuovi inquilini.

All'ufficio affari generali è stato chiesto di rendere possibile l'utilizzo della papamobile per giri turistici nella Città del Vaticano. In questo caso i prezzi saranno assolutamente accessibili per poter raccogliere il maggior numero di persone.
Enrico Letta avrebbe detto che segue con molto interesse tutti questi rivoluzionari esprimenti che potrebbero essere messi in pratica anche in Italia e finalmente far uscire il paese dalla crisi. Matteo Renzi ha ricordato di aver perso le primarie e ha confermato di voler fare il sindaco di Firenze.  Brunetta (a prescindere) ha protestato. Scetticismo di Giavazzi e Alesina.

7 commenti:

  1. ma non sarebbe più santo, aprire le stanze di quel maledetto palazzo a chi ha perso casa e lavoro?

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  2. poveri illusi ma se il papa risparmia ... che vantaggio trae l italia ? togliendo la facciata della ricchezza nn vuol dire niente ,,, prendendo le cose di oro romperle in pezzi e poi spartirli ai poveri ...questo avrebbe dovuto fare ....e magari pagare anche un po dimu su tutti gli edifici ... magari che nn lo stato italiano paghi per le loro scuole di religione ... ecc... che è ben diverso di nascondere l oro che c era in vista

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  3. Scusate, se vado fuori tema…nel senso che non mi accodo all’ennesimo post anti-Papa. Insomma, ragassi…questa è una fuga dalla realtà. Francesco non è il probelma di questo paese. Suvvia,…diamoci una regolata. E’ il capo spirituale di una miliardata di cattolici. Poi, è chiaro, va da sé, chi è ateo non ne riconoscerà mai l’autorità, ma accade da migliaia di anni. Non succede nulla e non è un reato, gli anticlericali hanno diritto di esistere come gli anti interisti o anti milanisti. Stop dunque con Francesco. Mi aspettavo, invece, un post su quanto sta accadendo nel mondo pentastellato. Un vero e proprio casino, per dirla subito educatamente. Grillo spara a zero contro Rodotà, reo di aver rilasciato un’intervista al Corsera, dove evidenzia alcuni errori di strategia da parte del Movimento. Da presidente della Repubblica, dunque, a – cito le parole di Grillo: “ ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo di rifondare la sinistra". Dunque dopo la ‘fucilazione’ della Gabanelli adesso tocca a Rodotà, Facile immaginare la costernazione di questa uscita grillomane tra i sostenitori e i deputati del Movimento 5 Stelle. Nel frattempo, la cittadina Lombardi scopre spie dentro il pentastellato mondo invia un’email ai suoi colleghi usando un linguaggio aulico:”L'ho scritto e lo confermo: chi tra i deputati passa mail del gruppo e stralci di riunioni dell'assemblea alla stampa togliendoci anche la libertà di parlare tra noi tranquillamente è una merda".

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  4. Mari,sei una sognatrice!Forse venendo a conoscenza del fatto che alla "Santa Sede" appartiene una parte considerevole della "Fiat" avresti altre proposte "allucinanti" o mi sbaglio?

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  5. Questo il vero essere, è tutta propaganda religiosa e politica della Chiesa, solo per tacciare l'opinione pubblica, pertanto ritengo che la Chiesa debba smettere di pretendere la decima come nel medioevo, bisogna rivedere i Patti Lateranensi e abolire i finanziamenti a pioggia che pretende dallo Stato Italiano e dal Governo che ogni volta si succede

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  6. Non ci sono dubbi che si sta comportando in maniera ineccepibile, quasi un nonno che si cura dei propri familiari per tutti i loro problemi ed affanni. Ma non ho ancora sentito parole diverse dal passato per quanto riguarda i diritti civili di cui noi pochi laici rimasti in una società quasi bigotta ci sentiamo portavoce.

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  7. Aspettiamo. I Papi non fanno le rivoluzioni ma possono fare i cambiamenti.

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