Ciò che possiamo licenziare

lunedì 4 marzo 2013

Governo Tecnico: da Mario Monti a Corrado Passera e i cocci sono nostri.

E adesso a chi tocca? Grillo dice che Pd e Pdl zitti zitti quatti quatti si stanno accordando per un altro tecnico. Potrebbe essere Corrado Passera che non stava nella pelle già qualche mese fa. Attenzione però qualcosina dovrà essere fatta per cambiare la situazione. O agli italici alla fine rimarranno solo i cocci.

Grillo riuscirà a "spaventare" Pd e Pdl?
E così sembra che toccherà a Corrado Passera. Almeno questo è quello che sostiene Beppe Grillo. Che qualche cosa, di tanto in tanto, ci azzecca. Sarà anche un comico ma a un altro comico, italiano peraltro, è stato assegnato il Nobel, inoltre da quando ha deciso di accettare la sfida che il supponente Piero Fassino gli lanciò tra i piedi di strada ne ha fatta parecchia. 
E adesso, giusto pour goûter, lui che è cicciottello di costituzione si trova a capo di un movimento che risulta anch'esso un filino sovrappeso. Rispetto alle aspettative.
Il fatto che questo comico si trovi a battagliare con politici scafati e piazzisti di lungo corso e la spunti portando avanti questioni che adesso sono diventate un bene comune, neanche fosse l'acqua, qualcosa dovrebbe far pensare Così come dovrebbe dare spunti di meditazione il fatto che gli schizzinosi che prima neanche se lo filavano, tra gli altri D'Alema e i vecchi tromboni del Pd nonché gli ex socialisti (ma questi sono un caso disperato) ed ex democristiani del Pdl, che anzi lo bollavano come antipolitica, adesso lo rincorrano neanche fosse la lepre di cui parlava Bersani. E talvolta addirittura mendichino. Ma questo è un altro discorso.

Rimanendo sul punto, Passera for president, si può senz'altro affermare che nel bel Paese c'è spazio per tutto e anche per tutti. Che qui l'America l'han trovata in tanti e qui hanno realizzato per l'appunto il sogno “ammmerigano”. Comunque, quello che frega gli italiani è la loro smaccata passione per il melodramma e per l'umorismo. E poi, soprattutto, la generosità: un posto da primo ministro, nel bel Paese, non lo si nega a nessuno.
Gianni Brera lo soprannominerebbe l'abatino?
E Corrado Passera è qualcuno fin da quando era piccolo. Quindi, figurarsi adesso.
Il nostro giovane ex ministro dell'Industria era già in pista di decollo quando, nelle vesti di Alice (per intenderci quella con gli occhioni grandi e blu del paese delle meraviglie) chiedeva ai petrolieri, quelli noti nella business community per essere agnellini facili da tosare, di rinunciare al 4% del loro fatturato. Euro più euro meno.
Lo chiese con passione e questa è la parte melodrammatica e soprattutto sembrava credere di aver ottenuto il risultato e questa è la parte umoristica. Perfetto: pronto, a tutti gli effetti, per diventare anche lui primo ministro. E inoltre è anche indagato per reati fiscali, guarda il caso. Ma anche questo è normale: un primo ministro con bagatelle penali non sarebbe la prima volta. Anche se il precedente sarà difficile eguagliare. Immaginarsi superare.
Finalmente si avrà un primo ministro con gli occhioni: grandemente grandi, innocentemente innocenti e ingenuamente ingenui e comunque sempre pronti ad essere sgranati dalla sorpresa.

Corrado Passera peraltro ha molte altre carte nella sua manica.
E' partito come tecnocrate (e questo senz'altro piace ai mercati) poi è sembrato vicino ai cattolici di comunione&liberazione, deinde si è spostato un pochino per essere nei pressi di quelli del forum di Todi, anche se i cattolici in politica (in particolare quelli amici di Dismas il ladrone buono del Golgota) di tanto in tanto dimostrano di avere un cuore, quindi qualche vicinanza con la Cei (il Vaticano apprezza sempre questi movimenti perché di solito sono forieri di quattrini) e infine, penultima tappa, è stato sostenitore dell'operazione Monti dalla quale si è dissociato senza tante spiegazioni.
Passera e Monti: soluzioni o cocci?
Si dice che volesse una lista unica con Casini e Fini, anziché le tre che si sono presentate, che se l'avesse spuntata lui avremmo ancora il secondo in parlamento e il primo a fare il galletto. Mentre invece adesso, uno non c'è più e l'altro è un po' malconcio.
Gli ultimi due mesi Corrado Passera li ha passati sottotraccia, apparentemente, in riposo. Anche se il telefono cellulare e internet riescono a far sentire vicini anche quelli più lontani.
Comunque adesso pare essere in pole position per una nuova avventura tecnica. E questa volta in proprio, di facciata, e conto terzi, di sostanza. Che nel bel Paese se ogni fesseria non viene replicata almeno un paio di volte non si è contenti.
E nei due blocchi, ché quello di Monti conta come il due di coppe quando la briscola è bastoni, hanno bisogno di tempo per capire il che fare, rimescolare le carte e provare a logorare, secondo vecchi schemi, o cercare di comprare, secondo pratiche più recenti ma da sempre ben note, alcuni del Movimento 5 Stelle.
Questa volta però sarà un po' più difficile. Non perché quelli del M5S siano tutti dei Saint-Just, che magari qualche amico della palude lo si troverà anche lì ma semplicemente perché qualcosa si dovrà pur cedere e qualche riformuccia sarà da fare poiché il solo spauracchio delle questioni euroeconomiche con il loro strascico di tasse e tagli non saranno sufficienti a tenere tranquilli gli italici. Che hanno paura, dopo tanti sacrifici di doversi tenere pure i cocci lasciati di una classe politica disastrata. Che neanche pagherà il danno.
Che Corrado Passera pensi bene alle sue ambizioni anche perché un nuovo seggio da senatore a vita questa volta proprio non c'è.

4 commenti:

  1. E' quello che lui desidererebbe. Ma bisogna tenere conto degli elettori del PD/SEL. Chr decreterebbero la fine di questi partiti. Non credo che Grillo potrà continuare su questa strada

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  2. a chi tocca ? al Papa caro Castruccio !Un bel bicolore Grillo cardinal Scola . Non ci credi ? Secondo Ipsos a far crollare il PD e portare alla vittoria l' M5S sono stati i baciapile ! Ma vaffa.... http://www.novefebbraio.it/dibattiti/stampa-europea-la-mezza-vittoria-di-bersani-e-la-sconfitta-di-monti-sono-un-monito-all-%E2%80%99eu#comment-893

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  3. voci non solo di voti cattolici a grillo; ma di voti di cattolici organizzati a favorere di grillo non erano mancate, anche se , debbo ammettere, a me erano sembrate piuttosto prive di una loro logica ( che non fosse quella che il cattolicesimo politico un piedino tende ad averlo un po' da per tutto) . E lo stesso grillo ora se ne esce con il nome di Passera senza cogliere l'occasione per una delle sue pur scontatissime battute. Dopo che fascisti in fuga prima e brigate rosse dopo sono andatre a deporre le loro armi nella mani dell'arcivescovo di Milano, che sia la volta anche per i grillini di passare dal "cantargliele ", un po' a tutti , al cantar messa? O grillo csapeva già da prima com poteva andar a finire ed era pronto, incambio di un bel po' di voti, ad accettare l'antica regola delol scherza coi fanti ,ma lascia stare i santi, ed anche i candidati alla "sua" santità ? Quanto invece ai tanti che un tempo feroci verso grillo oggi sembrano diventai concilianti agnellini, credo ci si debba porre il problema se sbagliavano prima o se sbagliano adesso (ed immagino già l'amico Massimo ricordare saggiamente che a nuova situazione occorrono anche nuove soluzioni) M ma , continuo a pensare che l'essere oggi timidi sarebbe errore ancor peggior edell'esere sembrati a qualcuno eccessivi prima. E forse anche prima non ci son ostti toni eccessivi contro grillo, semmai un eccesso di disattenzione e di scarsa capacità di contrastarne gl ienunciati( di f aper dire) punto per punto. Ed oggi credo faccia bene Bersani, ma l'ho già detto in altro post, a richamare anche con durezza i grillin ialle loro responsabilità, ed anche un governo tecnico , se a loro va bene, se lo votino , e non stiano atemere che se invece di un papa papale come Scola , ci dovesse essere un papa tecnico, come argutamente è stato proposto per Massimo Cacciari, essi non mancheranno di trovare comprensione pe ril loro sforzo; molto di più di quanto poss avenir loro riservato da chi, irreemediabilmente laico, tende a giudicarli per i danni che hanno già fatto e non per i loro presunti buoni propositi di cui le fosse sono anche stanche di essere piene.

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  4. Germano Baldazzi Noooo. Napolitano diverrà Presidente del Consiglio alla scadenza del suo mandato, e proporrà grillo alla Presidenza del Consiglio con i ministri di Monti sostenuti dalla maggioranza esterna di pd e pdl... Ovvio, no?

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