Ciò che possiamo licenziare

venerdì 31 agosto 2012

Enrico Letta: il difensore del chinotto.

A molti dei grandi la Storia ha concesso l'eccezionale privilegio di veder affiancato al loro nome un aggettivo o una piccola sentenza che ne qualifica l'operato e il ruolo che hanno avuto nella loro epoca. Talvolta basta citare l'aggettivo che già si intende di chi si vuole parlare. Ecco quindi che Mary Steward viene definita la sanguinaria, Lorenzo de Medici è il magnifico, Bismarck è il cancelliere di ferro, così come Margaret Thacher è la lady di ferro, Vittorio Emanuele II è il re galantuomo, Giuseppe Mazzini è detto l'apostolo delle libertà e Giuseppe Garibaldi è l'eroe dei due mondi. Giusto per citarne alcuni ché la lista è lunghissima. Da oggi, accanto a tutti questi illustri, possiamo aggiungerne un altro: Enrico Letta, che senz'altro passerà alla storia come il difensore del chinotto.
Nei giorni passati, con la consueta poca cautela che sta caratterizzando gli interventi di molti ministri 'tecnici', Renato Balduzzi, ha lanciato pubblicamente il maxidecreto sulla sanità che, con non poche ingenuità, si prefigge il scopo di ridurre la spesa sanitaria lavorando sulle potenziali cause di malattia ivi incluse le bevande gassate. Argomento serio che purtuttavia si presta a non poche ironie., a cui va tra l'altro il merito di aver fatto scrivere al pedante Pierluigi Battista un pezzo quasi divertente. Ovviamente, come ricordava il presidente Mao Tse-Tung, l'imbecille guarda il dito e non la luna. E a concentrarsi sul dito sono stati in parecchi. E molti di questi per cause non certo disinteressate.
Naturalmente in questo contesto non poteva non prendere posizione Enrico Letta, vicesegretario del PD, grande giocatore di subbuteo, attività che pratica con Napolitano junior, il figlio del Presidente e che nella sua biografia tiene a sottolineare di essere meglio di Andreotti. Infatti scrive: “diventa a 32 anni ministro per le Politiche Comunitarie, è il più giovane ministro della storia repubblicana e batte Andreotti, ministro a 35 anni.” Ognuno ha i riferimenti che crede, per carità.
Probabilmente il buon Richetto ha pensato che la nazione non potesse rimanere orfana del suo pensiero, visto che ha saputo prendere posizione su qualsiasi evento sia circolato per il Paese e quindi ha deciso di fornire una volta di più una delle sue chiare, precise e inappellabili opinioni. Con indomito coraggio si è lanciato nell'eroica difesa del Chinotto e, per non far torto a nessuno, anche della Spuma Bionda.
Interpellati in proposito sia il Chinotto sia la Spuma Bionda hanno ufficialmente dichiarato di essere molto contenti di questa presa di posizione e che sono certi del trionfo della giustizia avendo piena fiducia nella magistratura. Che va sempre bene. Tuttavia in serata si è avuta notizia di alcune intercettazioni telefoniche.
In una il Chinotto, parlando con uno Spumante il cui telefono è sotto controllo per reato di aggiotaggio di bollicine, avrebbe espresso tutte le sue perplessità. “Di lui (Richetto Letta, ndr) non mi fido. Sopratutto dopo che ha insistito per la foto ricordo. Non vorrei finire come Di Pietro nella foto di Vasto – avrebbe detto il Chinotto – che adesso vuole sostituire con de Magistris. E se poi mi sostituisce con l' Orzata? O addirittura con l'acqua minerale naturale. Noi che facciamo?”
In una seconda La Spuma Bionda, si sarebbbe sfogata con lo stesso Spumante, dicendo: “Come fai a fidarti di uno che nella stessa intervista dice che il pdl è meglio di Grillo e poi che Berlusconi, che del pdl è il capo, è una mina vagante? O che sbandiera ai quattro venti che c'è l'accordo sulla legge elettorale e poi salta fuori che non c'è manco p'a capa.” “Hai ragione – è stata la risposta dello Spumante - è' ancora un ragazzo. Andreotti alla sua età questi errori non li faceva proprio. Anche se è democristiano dentro.”
Il Procuratore Generale di Cartizze non ha voluto commentare limitandosi a dire che le intercettazioni sul caso aggiotaggio di bollicine non sono ancora state sbobinate.
Enrico Letta sollecitato sulla questione delle intercettazioni avrebbe detto: “Continuo ad essere ottimista sia sulla legge elettorale sia sulla difesa delle bollicine.Quelle che sento sono le evidenti e solite esagerazioni giornalistiche che tendono a destabilizzare la politica del governo che noi appoggiano. Lo ribadisco io sono per il chinotto libero. E poi l'acqua minerale naturale non mi è mai piaciuta. E neanche l'orzata.” Forse.

1 commento:

  1. Da parte di Paolo Penacchio: giorni fa venivano indicate , su face da qualcuno che ahimè non ricordo, le zollette di zucchero che s itrovano nele varie confezioni di Coca Cola, e la cosa faceva abbastanza impressione. Le obbiezion iad una tassazione mi sembrano essere sostanzialmente di due tipi: è sempre inopportuno usare la manovra fiscale pe rfinalità d'altra natura , si rischiano gravi problem ioccupazionali nel settore delle bevande oggetto di eentuale tassazione. E' subito partita l'accusa di voler far cassa più che pensare alla salute dei cittadini; ma nessuno si è sognato di dire che le bevande zuccherate facciano bene (mi è stato spiegato che non si tratta solo del rischio obesità e del rischio diabete, ma che g lizuccheri trasportati da una sostanza liquida arrecano danno anche al sistema venoso , motivo per il quale è preferibile mangiare due arance, che intere, contengono sostanze che rsvolgono una funzione benefica per lsistema circolatorio, che non bere una spremuta) . Sarà forse anche per questo che, con buona pace di Letta, che se proprio debbo bere qualcosa che abbia a che vedere con la china preferisco il barolo chinato, che almeno non vi è il rischio di essere imitato da dei bambini, come può capitare a Letta con il Chinotto, e con la Spuma Bionda . Ed ai bambini le bevande zuccherate fanno ancor meno bene che agli adulti.

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