Ciò che possiamo licenziare

lunedì 11 giugno 2012

La vita del governo Monti è tutta un film:da Rin Tin Tin alle Due orfanelle.

La vita è tutta un film” diceva un vecchio saggio di cui, per scalogna nera, si è perso il nome. Che se lo si ritrovasse bisognerebbe erigergli un monumento.
Questa frase epocale è diventata per Marione nostro, al secolo Mario Monti bocconiano nonché commissario europeo nonché senatore a vita nonché primo ministro, molto più che un semplice aforisma: un vero e proprio programma di vita.
Si tralasci tutto quello che ha combinato fino al novembre 2011, che anche in quel periodo episodi da cinema ce ne sono a iosa, e ci si concentri solo su questi ultimi 8 mesi. Mica possiamo ripercorrere tutta la storia del cinema in poche righe.
Purtuttavia qualche esempio può essere riportato perché lui, Marione, e il suo governo hanno rieditato pezzi importanti della storia del cinema internazionale. E la sua poliedricità d'interpretazione gli consente di coprire tutti i ruoli.
Il suo inizio è stato eroico: eccolo uscire da Fort Apache, nell'attillata divisa del tenente Rip Masters con al fianco il fedelissimo sergente O'Hara, interpretato da Elsa Fornero,mentre Corrado Passera fa il piccolo caporale Rusty. e lanciarsi alla carica, sciabola sguainata. Poi rieccolo alla testa della pattuglia del 7° cavalleggeri mentre segue Rin Tin Tin che gli fa da guida e gli mostra la strada; la tromba suona la carica e lui si rilancia, sciabola risguainata a salvare la povera carovana Italia accerchiata dai cattivi indiani che la vogliono distruggere. Ed è stato solo l'esordio.
Quindi ha vestito i panni di Mosè, I dieci comandamenti, che disceso dal Sinai mostra le rigorose ed eque tavole della legge al popolo che condurrà per quarant'anni nel deserto. Speriamo che il nostro passaggio sia un cicinin più breve. Che se Cecil DeMille l'avesse incontrato prima avrebbe scritturato lui e non Charlton Heston che come fisico niente da dire ma quanto ad espressività, calore umano e capacità di coinvolgere le masse era proprio un disastro. Mica come Marione nostro, che levati.
E che dire quando si è parlato di esodati e di IMU. Lui e il suo team hanno messo in scena la più riuscita riedizione, in quanto a nonsense, dei Soliti ignoti, Con l'immancabile Fornero nella parte di Capannelle, il ministro Passera questa volta nei panni di Tiberio (Marcello Mastroianni) che bada al pupo mentre la moglie è in galera, Pietro Giarda che riprende il personaggio che fu di Tiberio Murgia (Ferribotte) e lui Marione nostro che interpreta il ruolo del pugile balbuziente in disarmo, Peppe (Vittorio Gasman).
E nello scontro con tassisti, farmacisti, notai, avvocati e corporazioni varie, non avete colto nei suoi occhi di ghiaccio il pathos che Henry Fonda avrebbe voluto mostrare nel duello finale di C'era una volta il west contro Charles Bronson o di L'ultima notte a Warlock contro Anthony Queen. Bhè il duello con le categorie lui, Mario Monti,l'ha perso che mica si può vincere sempre. E poi si tratta solo di cinema. La vita è tutto un film.
Data l'ampiezza della sua capacità interpretativa, che neanche Laurence Olivier ci si avvicina, non si è precluso alcun ruolo. Eccolo dunque nella interpretazione de Le due orfanelle. Quale mai delle tante attrici che hanno affrontato questo ruolo avrebbe potuto recitare con più passione e senso di disperazione le sue battute in video conferenza all'assemblea dell'ACRI?
Non vi siete sentiti struggere il cuore mentre, come la piccola Luisa ,dichiarava che lui e il suo governo: “ha sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio, che gli osservatori attribuivano, dei poteri forti. Non incontriamo infatti favori, in questo momento, di un grande quotidiano che e’ espressione autorevole di poteri forti, e presso Confindustria”.(1) 
Disperata scena melò che neppure un maestro come David Griffith avrebbe potuto rendere meglio.
E poiché la storia del cinema è fatta di film seri di cui si fa la parodia ecco cosa ha risposto un'aspirante attore alle prime armi, tale Ferruccio de Bortoli: “L'ultima amara realtà è che non vi sono vere élite o egemonie di qualità, ma solo una congerie disordinata e caotica di ingessature corporative, una miriade di casellanti muniti di veto. Chi teme i poteri forti può stare tranquillo. Chi ha a cuore il futuro del Paese, la formazione di una classe dirigente di qualità, le riforme e il ritorno alla crescita, ha molto di che preoccuparsi”. (3)
Chissà cosa ci riserverà per il futuro Marione nostro.
Una cosa però è da dire: il set su cui Marione gira i suoi film costa un occhio della testa e pare, pare, che quanto a incassi si vada maluccio.
Spiacerebbe che la sua ultima interpretazione fosse il remake di Au hasard Barlthasar (4) e che per vederlo si dovesse cercare nei cinema d'assai dove, spesso,gli addendi sono: grande critica, poco pubblico e ancor meno soldi.

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    (1) Agi 07/06/012 dichiarazione di Mario Monti al congresso di ACRI (Associazione Casse Risparmio)
    (2) Sul drammone le “Due Orfanelle” (1874) di Cormon e D'Ennery, furono girati moltissimi film, almeno una dozzina, dal primo, girato negli USA del 1921, ancora in epoca del muto, con la regia di David W. Griffith, alla versione italica di Giacomo Gentilomo del 1954.La storia è nota:due orfanelle arrivano a Parigi durante i giorni della rivoluzione francese e passano attraverso una serie di disavventure lacrimose tra gente di malaffare e rapaci megere.
    (3) I leggendari poteri forti – Ferruccio de Bortoli - Corsera 10/06/012
    (4) Au hasard Balthasar, Vita, patimenti e morte dell'asino Balthazar, vittima della malvagità umana nella campagna francese, in parallelo con l'esistenza, altrettanto infelice, di Maria, sua prima padroncina. Regia Robert Bresson, con Anne Wiazemsky






7 commenti:

  1. Giusto! Il governo vero, per l'italian people, è questo: Saviano, premier. Uno che al FMI - alla Lagarde, tanto per intenderci - le può cantare chiare, vista l'esperienza economica che ha. E che cazzo...!!! Altro che Monti..! Film: Il vendicatore solitario...
    Uno che sull'attentato alla scuola ha scritto subito su Repubblica, un articolo dove indicava, già il giorno dopo i colpevoli: la mafia, la camorra, gli alieni...Ci ha azzeccato...o no?
    Poi vice-premier Vendola....con anche l'incarico di Ministro dell'Economia, quando incontra la Merkel scatterà nella gag di Tognazzi - film Amici Miei - con la supercazzola con scappellamento a destra o a sinistra. Al posto della Fornero...e che diamine Concettina De Gregorio, quella che ha portato l'Unità a tirature degne di un organo parrocchiale. Film: Pane, amore e fantasia...il trittico degli sfigati.
    Poi, naturalmente, Grillo...Ministro dell'Interno, alias il Ministro della Paura e alla Giustizia ovviamente Antonio di Pietro, uno che conosce la sintassi della Giustizia. Per Di Pietro, al posto del film, un'opera teatrale: " Assassinio al Palazzo di Giustizia". Nel governo entreranno anche: Crozza, Fazio, Dandini e Guzzanti Sabina ( a lei visto che di finanza se ne intende, sarà dato appunto il Ministero delel Finanze...una che i suoi conti li sa fare...come si è visto con la finanziaria dei Parioli).
    Il film sull'Italia è TITANIC....
    Volete mandare a casa Monti? Bene...preparatevi ad emigrare...
    Obama,con questo governo, non sceglierà Saviano per aprire la sessione economica del G20...lo capite o no? Lo capite o no che sta per finire tutto...? Con questi non andremo da nessuna parte, questi sono COMICI...compreso Saviano...
    Auguri...comunque a tutti voi...

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  2. E comunque...il vero problema è questo

    Dall’altro c’è un governo, quello italiano, che ha sempre più le mani legate sotto il profilo dell’azione riformatrice. Come ha fatto notare un’analisi di Bank of America - Merrill Lynch «la possibilità che il governo di Mario Monti possa portare avanti le riforme promesse di fronte alla Commissione europea diminuisce sempre più, anche considerate le continue spinte politiche che vedono un’anticipazione delle elezioni nel prossimo autunno». In altre parole, il potere negoziale di Monti è sempre minore

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  3. grande Castruccio, la Fornero sergente O'Hara è un capolavoro ! Ringraziamenti da parte del Colle per non aver attribuito la parte di Dante Cruciani (il vecchio saggio che spiegava come aprire le cassaforti )

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  4. Poi mr sito nove febbraio ( che ricorrennza è il 9 febbraio, il popolo dei bamba?) ci spiegherà cosa minchia c'entra Dante Cruciani con tutto il discorso che si è sviluppato qui.
    La Fornero ha solo un difetto, che è in Italia è gravissimo, dire la verità. Come quel ragazzo che entra nella sala del Re e dice: Il Re è Nudo...
    Comunque, mr 9 febbraio, lei avrà uno sconto sul 'barcone' che la porterà a lavorare in Marocco...se lo merita.

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    1. Caro Nuccio, a parte la tua passione sfrenata per Elsa Fornero che risulta incomprensibile ai più (e così ti offro la sponda per scatenare la sua vis polemica) due notarelle sul tuo ultimo post:
      1) il 9 febbraio a cui si fa riferimento è quello del 1849, data di fondazione della Repubblica Romana
      2) Dante Cruciani è il personaggio interpretato da Totò nel film "i soliti ignoti". Cruciani è un esperto scassinatore di cassaforti. Di qui il riferimento al Colle ecc.
      Ora immagino che il commento di sitonovefebbraio ti parrà più chiaro. Per il resto se sito vorrà risponderti sarà, come sempre, il ben accetto.

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    2. Caro Castruccio, grazie per aver colmato tu le lacune di conoscenza del cortese interlocutore .Altro da dire ? non saprei ... se la vicenda degli esodati trasforma il Ministro Fornero in una specie di bocca della verità figuriamoci cosa diranno coloro che non dicono il vero. Ad meliora

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  5. Le lacune di conoscenza, il cortese interlocutore, appassionato di cinema, e nato negli anni 50, può anche manifestarle a fini strumentali e di polemica. ( Quanti anni ha lei? Io I soliti ignoti l'ho visto 8 volte e probabilmente non sa che c'è un seguito al primo: L'audace colpo dei soliti ignoti.S'informi, diceva Totò)"Comunque, caro sito novefebbraio, eviti di salire sullo stesso barcone dove sarò anch'io, quando lasceremo questo paese, perchè andato in rovina, anche grazie alle sue strampalate ideologie. Ora, mi rivolgo a Castruccio e preciso

    Visto che si è parlato tanto di cinema…mi permetto di cavare anch’io, dalla mia cineteca personale, un titolo che, in qualche modo, esemplifichi e compendi l’insofferenza verso la ministro Fornero.
    Il film è “ I soliti sospetti” dove Kevin Spacey, attore protagonista, dice: “La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste, e come niente... sparisce.”
    Il diavolo è nel dettaglio, come diceva Voltaire. Il dettaglio è che la nota dell’INPS, diffusa dall’ANSA, lunedì, sul presunto, reale numero degli esodati è una relazione statistica, e cito testualmente: “ il numero complessivo dei potenziali esodati, ovvero lavoratori che nei prossimi anni potrebbero sottolineo il condizionale, restare senza lavoro e pensione.” La relazione, dopo il patatrac, e le reazioni – incavolate e giustificate – della Foriero è stata smentita dall’INPS.
    Ora, compagni di barcone, ( eh si…continuando così, senza la consapevolezza di quel che sta accadendo e tutti che sparano sul governo…ci toccherà lasciare l’Italietta…come faremo a stare lontani da Crozza, dalla Dandini…dalla Guzzanti, dal mafiologo divino Saviano…mi viene un magone a pensarci…che salterei subito sul primo gommone disponibile.”
    Cosa c’è dietro il pasticcio INPS? Ecco spiegato. Lo rivela il Corsera, oggi, pagina 11. Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Ente e il direttore Mauro Nori, non si amano. C’è uno scontro tra burocrazie dunque…la burocrazia, cari ospiti di questo blog, è il cancro italiano. Ne parleremo, fra qualche tempo, a proposito di un libro uscito di recente.
    Ah…dimenticavo…gli sponsor dei due super burocrati. Mastrapasqua è un protetto di Gianni Letta. Nori è sponsorizzato dalla Cisl di Raffaele Bonanni….
    Meditate gente…meditate….

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