Ciò che possiamo licenziare

giovedì 7 giugno 2012

Blasco batte zio Benny il sedicesimo 6-0, 6-0.

Non capita spesso in queste pagine di parlar bene di qualcuno, sono così pochi i meritevoli. Blasco è trasgressivo anche nella beneficenza: si rifà al vangelo. Benedetto XVI invece sembra aver dimenticato il passo di Matteo sull'elemosina.

Non è facile trovare qualcuno di cui poter dir bene. Sono così pochi.
Eppure qualche volta, che non diventi un vizio, in queste pagine  è successo : s'è fatto per Salvatore Settis e s'è fatto per Carlo Maria Cipolla,  entrambi uomini di scienza,  gente con la schiena dritta, che ce ne sono pochi e anche cattedrattici. Che quest'ultimo non sempre è titolo di merito (1).
Poi s'è fatto per un paio di politici Ciriaco De Mita, ma era in confronto ad una Serrachiani non autosufficiente, e Franco Giordano che è stato sorpreso a viaggiare in 2° classe tra Napoli e Milano, per un comico. Maurizio Crozza quando sospese lo show per l'alluvione di Genova e per due tecnici: Mario Monti quando annichilì lo sprovveduto Roberto porcellum Calderoli sulla questione della cena di Natale e Andrea Riccardi quando stigmatizzò un certo modo di fare politica. Insomma poca roba: forse il 6% dell'intera raccolta. Per stare dalla parte di numeri, come dicono i tecnici bocconiani.
Ma l'idea di dover prendere a modello un anarco-rock-star di sessant'anni suonati con qualche trascorso poco edificante proprio non ce lo si immaginava. Il Vicario Imperiale non è mica la controfigura di Alfono Signorini e queste neanche da lontano potrebbero essere scambiate per le pagine di Chi.
Eppure questa volta, con grande piacere e godimento (perché anche questo è dadaismo), si scrive di Vasco Rossi uno dei protagonisti del mondo dello spettacolo. Forse-forse tra i più fuori delle righe, forse-forse tra i più “trasgresssivi” e, forse-forse-forse, anche tra i più sinceri. Già: forse-forse-forse. Si è usato il plurale nel caso che a chi legge venissero in mente altri esemplari. Rari.
E anche tra i più blasfemi.
Si tra i più blasfemi perché scrisse: “metteteci Dio sul banco degli imputati e giudicate anche lui, con noi e difendetelo voi buoni cristiani … gli voglio raccontare di una vita che ho vissuto e non ho capito a cosa è servito ….”
Carlo Maria Cipolla
Questo campione del transgredior da concerto ha deciso di andare oltre (trasgredire) le normali e tradizionali e anche un po' becere convenzioni buoniste che tanto ammorbano questo disgraziato Paese. A chi gli ha proposto di partecipare ad un concerto di beneficenza per l'Emilia-Romagna, lui che abita vicino a dove è stato il terremoto ha risposto di no. Che lui Blasco non ci sta. Probabilmente all'escusatio non petita dell'ideatore del concerto, “non lo faccio per immagine”, non ha dato peso. Non l'ha proprio … pesata.
E sulla sua pagina facebook ha scritto: “No. Non parteciperò a nessun concerto di beneficenza. Non amo quel modo di farla, poco costoso e poco faticoso. Certo rispetto chi la fa così, ci crede ed è sincero. Ma io penso che la beneficenza si debba fare tirando fuori i soldi dal proprio portafoglio, senza troppo spettacolo e pubblicità.”
Accidenti.
Salvatore Settis
Bella differenza con chi invece si è semplicemente limitato a “girare” i denari  raccolti con le offerte dei pellegrini e a strombazzarne su tutti i media la destinazione. Quasi che  quei soldi non fossero inequivocabilmente e per definizione destinati ad opere di bene. Ohibò.
Che Blasco abbia letto del vangelo di Matteo quei versetti che sono sfuggiti a zio Benny il sedicesimo, e a tutto il resto del governo Vaticano?
Il testo recita, giusto come ricordo: “quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta.” E queste non sono bollicine.
Morale: Blasco batte zio Benny il sedicesimo 6-0; 6-0. Chi l'avrebbe mai detto e pure giocando fuori casa.
E quasi sicuramente Blasco, che probabilmente non sa neanche come sia fatta una racchetta da tennis, piacque a Carlo Maria Cipolla ed è simpatico anche a Salvatore Settis.
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(1) http://www.ilvicarioimperiale.blogspot.it/2010/06/buon-compleanno-salvatore-settis.html; http://www.ilvicarioimperiale.blogspot.it/2010/08/omaggio-carlo-maria-cipolla.html; http://www.ilvicarioimperiale.blogspot.it/2010/09/rimpiangere-ciriaco-de-mita-accidenti.html ; http://www.ilvicarioimperiale.blogspot.it/2011/10/incredibile-dictu-il-caso-di-franco.html ; http://www.ilvicarioimperiale.blogspot.it/2011/11/show-must-go-on-or-not.htm;l http://www.ilvicarioimperiale.blogspot.it/2012/01/la-risposta-scritta-del-primo-ministro.html

3 commenti:

  1. diciamo che la chiesa in questo periodo ha bisogno di un ritorno d'immagine a causa di tutte le grane giudiziarie ed economiche che le girano intorno.. diciamo che se la cava a buon mercato perchè se, in questo momento di crisi, avesse rinunciato ai privilegi economici che lo Stato italiano le concede ci avrebbe rimesso molto di più.. evidentemente Vasco non ha bisogno di un ritorno d'immagine, probabilmente se ne dovesse avere bisogno non userebbe trucchetti.
    ps. anche io guardando i testimonial che in questo periodo si presentano ai media chiedendo soldi per questa o per quell'altra istituzione mi sono chiesta: ma danno anche un sostegno morale o pensano che davvero si faccia beneficenza donando solo un paio d'ore del proprio tempo?! hanno una troppo alta considerazione di sé se solo questo è il loro contributo (se poi ci mettiamo dentro il ritorno di immagine, direi che inizio a confondere il vero beneficiario della campagna).
    Daniela

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  2. Siamo sempre sul livello degli sputasenze qua e la, strumentalizzando questa o quella notizia di stampa senza curarsi di verificarla per bene (ah, ma li chiamano commenti), oppure strumentalizzando di volta in volta questo o quel personaggio e le sue libere dichiarazioni (che nulla hanno a che fare con le battaglie personali portate avanti dall'autore del post sopra). La domanda, poi, è e resta sempre la stessa: al di là di leggere e citare i vangeli pro domo, ritagliando da una parte e incollando dall'altra, che livello di osservanza dei vangeli c'è nella vita di chi scrive? Chi lo sa. Ogni altro commento, a chi non ha mai sentito parlare di exemplum, è inutile.

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  3. Magari non tutti sono cattolici o cristiani e quindi non devono osservare i Vangeli, non solo, alcuni di noi preferirebbero non dover essere invitati a doverli seguire dando per scontato che bisogna essere tutti cattolici (cosa che in Italia purtroppo non succede), in mancanza di questo sollievo, richiedono che chi predica almeno razzoli bene.
    Comunque, ultimamente ho sentito commenti di diversi cattolici che in effetti sono, diciamo, "sconcertati" (diciamo invece, che pensano che sia una vergogna) per gli innumerevoli casi che girano intorno alla Chiesa (e per quanto abbiano trovato che il contributo di 2€ sia pesato nelle tasche dei pensionati da 500€ più di quanto peserà al Vaticano quella vagonata di soldi che ha dato, in realtà sono più schifati per i numerosi casi di pedofilia tenuti nascosti per decenni, tanto per fare un esempio): a queste persone (che non citano i vangeli ma che, probabilmente, nelle loro vite li seguono più delle alte sfere della Chiesa, come la cronaca ci riporta in questi giorni) immagino rimanga il diritto di commentare e criticare la Chiesa senza dare per scontato che non seguano gli insegnamenti dei vangeli;
    vorrei quindi capire, solo chi non segue i precetti dei vangeli non può criticare o anche i cattolici che domenica scorsa hanno omesso di confessarsi non hanno tale diritto?
    A me va bene anche così, anzi..
    Daniela

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