Ciò che possiamo licenziare

lunedì 12 marzo 2012

Elsa Fornero: lacrime, spaghetti e anche un po' di noia.

Racconta Maurizio Crozza che se per strada si incontrano un gatto nero e un giovane italiano (per definizione bamboccione disoccupato e sfigato con la fisima del posto fisso) quello che si tocca è il gatto. E la cosa, anche se spiacevole, sembrava circoscritta al segmento giovani, il resto della popolazione, al di là della parentela con quel povero disgraziato, tutto sommato si salvava.
In fondo s'è pensato qualche vantaggio l'età lo dà. Anche se non la pensione.
Da ieri invece non si salva più nessuno. E questo per colpa di un gruppo di precarie che con grande faccia tosta hanno chiesto un salario minimo garantito.
"L'Italia è un Paese ricco di contraddizioni, che ha il sole per 9 mesi l'anno e con un reddito base la gente si adagerebbe, si siederebbe e mangerebbe pasta al pomodoro"  (1)
La ministro Fornero, che di nome non a caso fa Elsa con chiaro riferimento alle taglienti spade, ha sentenziato che fannulloni non sono solo i giovani ma gli italiani tutti. Con l'ovvia eccezione dei ministri del governo e dei rispettivi coniugi e figli. Questi ultimi poi, come peraltro non potrebbe essere diverso, escono di casa a 23 (2) anni, si laureano a 24 (3), da quasi subito iniziano a guadagnare qualche migliaio di euro al mese scrivono libri, pubblicazioni, vincono concorsi e neanche a 30 anni o giù di lì sono già ordinari o professori associati in qualche università. Magari quella dove insegnano mammà e papà. Il tutto senza neanche un aiutino. Par di crederlo.
Mica come tutti gli altri. Sfigati.
Sui parenti, sopratutto quelli acquisiti, magari un qualche dubbio lo si può nutrire. Una pecora nera, cognato, cugina o suocera un po' fancazzista potrebbe pure starci. Quindi meglio non metterci la mano.
E così la ragioniera canavese laureata in economia con la dichiarata passione per i vestiti chic (4) e la lacrima semi-facile ha sistemati tutti quanti. Neanche fosse Mussolini che lamentava l'inutilità del governare gli italici. Però c'è stato per vent'anni e di guai ne ha combinati non pochi. Si spera che questa volta vada meglio.
Qualche difettuccio certo gli italici ce l'hanno. Chi lo nega. Ma in fondo annoverano anche qualche merituccio. Per esempio nonostante una consolidata tradizione di classe dirigente da far pena (e anche un po' schifo) riescono a comprar casa, a mandare i figli all'università e far vacanza. E pure a risparmiare. E in questo tra i primi al mondo.
Inoltre sono spiritosi e anche un po' pazienti. Sopportano con ironia le battutacce dei governanti. Anche quando questi diventano noiosi e ripetitivi e pure un po' saccenti. Come sta accadendo ora.
Già, perché prima, loro, dov'erano?
Infatti, se è ben vero che ogni popolo si merita i governanti che ha è vero pure che i governanti si meritano il popolo che si ritrovano. Gli uni e gli altri sono fatti della stessa pasta.Magari spaghetti. Con o senza pomodoro.
Quindi, per favore, la si smetta con queste rampogne dozzinali, da maestrine con la matita rossa e blu. Il gioco è bello quando è breve, dicevano le nonne di una volta.
E si vada avanti. Magari con un po' più di coraggio e decisione.
Tanto Berlusconi non riuscirete a farlo rimpiangere.
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(1) www.Cronacaqui.it - 12 marzo 2912
(2) Lascio la guida dell'authority sulla trasparenza. Lo faccio per tutelare mio figlio Michel. Intervista ad Antonio Martone. Che però rimane nella commissione come membro.Corriere della sera 11 marzo, 2012
(3) La brillante carriera della figlia di Elsa Fornero. Due posti fissi nell'università di famiglia www.corriere.it, 7 febbraio 2012
(4) Elsa Fornero e quel risotto preparato per Monti – www. Torino.repubblica.it, 16 novembre 2011

5 commenti:

  1. ...e invece Berlusconi qualcuno lo rimpiange già. Ad esempio, la nostra satira televisiva - tutta de sinistra obviously - che annaspa nei flop di audience perchè è rimasta fissata al Bunga Bunga e altre castronerie. La Dandini, una che parla di decrescita come soluzione ai problemi del mondo ( si faccia abbassare il cachet, non lo sa che in economia produzione e reddito coincidono.O No? ) la sua ultima puntata di The Show Must Go On ha toccato 491.000 spettatore di share e 792 mila nel picco...eh si quando c'era il Berlusca era più facile.
    Berlusconi lo rimpiange la sinistra politica che in lui aveva trovato il grande 'nemico' ( vecchia tattica comunista, un nemico di vuole sempre) e quindi dietro Berlusca nascondeva le sue incapacità di proposte e di progetti. Dal 1989, anno della deflagrazione di questo grande sistema ( Comunismo) che doveva redimere il mondo, la sinistra italiana non sa chi è e soprattutto dove vuole andare. Poi c'è Vendola, amico di Don Verzè (eh si...van dette le cose) che doveva portare il San Raffaele a Taranto ( 230 milioni di euro e la raccomandazione del Berlusca) che parla come Tognazzi nel film Amici miei, la supercazzola con scappellamento a sinistra. Stanco anche lui della Fornero, di Monti e di questa cazza di serietà che hanno dato al paese. A noi invece piace ridere e questi non ci fanno ridere...
    Rimango dell'idea, pervicace ed ostinata, che, a fronte, di questo popolo viziato, con i suoi giovani vecchi ( già a 25 anni) viziati da genitori e media, ma poi nei fatti tutti se ne fottono, che si possono creare le condizioni per un ritorno al neovembre 2011 con una bella schiattata di povertà che farebbe bene a Crozza, le cui perfomance da avanspettacolo non mi hanno mai fatto ridere.
    Ma, s'intuisce già da queste avvisaglie che di serietà i

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  2. Meno male che non ride quando Crozza fa il suo spettacolo! Stavo per andare dall'analista!
    Per gli altri discorsi gli unici che possono parlare sono i poveri e quelli che si alzano alle 7 del mattino per andare a lavorare.la satira può far pensare( ed è sempre per intellettuali)ma fatta nei salotti buoni e con ospiti di tutto "rispetto" non basta più!.
    Vanna

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  3. p.s. : non rimpiango Berlusconi!

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  4. Completo...il discorso di prima. Si è perso poco comunque. Non ci piace questo geoverno, la sua serietà, la rinnovata attenzione a livello internazionale? Bene...gli italiani - una volta tanto - decidano, senza fare manovre ' a umma a umma ' e dicano: vogliamo tornare al debito. Bene, è una scelta. Mi pare che si stiano creando i presupposti giusti. Ci sono i giovani che il week end se lo passano in Val di Susa...( diventata questa TAV una sorta di distintivo che raccoglie tutti i frustrati d'Italia ) quelli della Fiom che vogliono garanzie a vita...senza lavorare possibilmente. Cosi a Pomigliano, quando o'Napule gioca, in culo a Marchionne, noi ce ne fottiamo, andiamo dal dottore e ci diamo malati. Cazzo che progetto?
    Per finire la Professoressa Fornero ha questi titoli di studio:

    Professore ordinario di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Torino, insegna Macroeconomia ed Economia del risparmio, della previdenza e dei fondi pensione (in inglese). Le sue ricerche scientifiche riguardano i sistemi previdenziali, pubblici e privati, le riforme previdenziali, l’invecchiamento della popolazione, le scelte di pensionamento, il risparmio delle famiglie e le assicurazioni sulla vita.

    È Coordinatore Scientifico del CeRP (Centre for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto).

    È Honorary Fellow del Collegio Carlo Alberto, Membro del Collegio Docenti del Dottorato in Scienze Economiche dell’Università di Torino e del dottorato in Social Protection Policy presso la Maastricht Graduate School of Governance (Università di Maastricht), di cui è anche docente, membro del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale, costituito presso il Ministero del Welfare, membro del Comitato Scientifico dell'Observatoire de l'Epargne Européenne (Parigi), membro del comitato editoriale della Rivista Italiana degli Economisti, editorialista del quotidiano economico e finanziario il Sole 24 ore.

    Dal 1993 al 1998 è stata consigliere comunale al Comune di Torino, eletta con la lista "Alleanza per Torino".

    È stata Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo (2010-2011)[2][3][4], Vice Presidente della Compagnia di Sanpaolo (2008-2010)[5], membro del Consiglio direttivo della Società Italiana degli Economisti (2005-2007), membro del Comitato Scientifico di Confindustria (2005-2006), membro della commissione di esperti valutatori presso la World Bank (2003-2004), con l'incarico di valutare il ruolo di assistenza svolto dalla Banca nell'attuazione delle riforme previdenziali di paesi con economie di transizione, membro della commissione di esperti della Task Force su "Portability of Pension Rights and Taxation of Pension Schemes in the EU" costituita presso il CEPS (Center for European Policy Studies), Bruxelles (2001-2003), membro della Commissione Ministeriale di esperti indipendenti per la verifica previdenziale (2001), componente del Comitato Scientifico del Mefop (2000-2003).

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  5. E' sicura di non rimpiangere Berlusconi?

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