Ciò che possiamo licenziare

venerdì 9 marzo 2012

Andrea Riccardi, lo schifo e Nitto Francesco Palma.

Evviva evviva un altro personaggio mediatico arriva in tv: lo schifo. 
E per essere autorevole parte dal Senato della Repubblica. Ci mancherebbe altro visto che il presidente dei senatori di cognome fa Schifani. Cosa vuol dire essere al posto giusto nel momento giusto. Anche questa è un'arte.
In realtà, larussianamente digiamogelo, lo schifo staziona in entrambi gli spazi da qualche decina d'anni e anche più, godendo di un grande successo di critica e di pubblico, ma fino ad ora lo ha fatto sotto mentite spoglie. In qualche modo taroccandosi con nomi diversi più edulcorati quasi civettuoli.
Personaggi e interpreti del nuovo tormentone: Andrea Riccardi, lo schifo e Nitto Palma.
Il ministro Riccardi: oltre a essere ordinario di Storia contemporanea all'Università di Roma è anche fondatore della Comunità di Sant'Egidio. Robetta importante questa Comunità con sedi in 73 Paesi e anche una certa autorevolezza. 
George W. Bush durante la sua ultima visita(1) da Presidente USA nel Bel Paese pensò bene di incontrare i vertici della Comunità prima di andare a Palazzo Chigi. E questo forse qualcosa dice.
Lo schifo: parola che deriva eskif, francese antico dell'XI secolo, e significa nell'ordine dato dal dizionario: avversione, ribrezzo, orrore, nausea, disgusto e noia.Tutta roba di facile digestione per l'italico popolo. Così la storia dice.
Nitto Palma: magistrato (di quelli che fanno politica attiva, oibò ci sono magistrati non comunisti!) è al suo secondo mandato. In termini di produttività (2) si trova al 246° posto (su 322 senatori). In Senato ci sta quasi niente, infatti passa 75% del suo tempo in missione. Il valore medio è 7%. Evidentemente è uno stacanovista della missione:un vero missionario. E risulta assente per il 9%. In altre parole non gira per i corridoi e la bouvette di Palazzo Madama per l'84% del suo tempo. Per il restante 16%, probabilmente sfinito è presente e vota a favore di: processo breve, legittimo impedimento, lodo Alfano, riforma Gelmini, per dirne alcuni. Senz'altro crede che i bimbi nascono sotto i cavoli visto che s'è bevuta la favola di Ruby.
La sfortuna, che ci vede benissimo, ha voluto che Nitto Palma fosse in circolazione quando il ministro Riccardi chiacchierando con la ministro paola Severino ha sdoganato, oggi si dice così, lo schifo
Il fattaccio ha queste sembianze: “ Alfano voleva solo creare il caso. Vogliono solo strumentalizzare è la cosa che mi fa più schifo della politica.” Laddove anche un praticante scarso di studio ma con qualche simpatia per l'italiano capisce che al ministro Riccardi la cosa che fa più schifo della politica è la strumentalizzazione. Non la politica in quanto tale.
Invece no. Nitto e altri 46 dei suoi al sentire la parola schifo si sono sentiti chiamati in causa. Chissà perché?
Un po' come quando allo stadio qualcuno grida “cornuto” e un tot di spettatori si voltano con l'aria di chiedere “dice a me?”.
Ovviamente ad una simile rappresentazione non poteva mancare Fabrizio Cicchitto, er trota de ciociaria, che ha sentenziato: “se gli facciamo schifo che si dimetta”.
E se invece si dimettessero quelli che usano la strumentalizzazione (che fa schifo) come attrezzo della politica?

P.S. Non ho particolari simpatie verso Andrea Riccardi da cui mi divide, come minimo il fatto che lui sia un fervente cattolico mentre io sono un fervente laico. Ma forse insieme pensiamo che un uomo è un uomo, l'etica è l'etica e un tombino è un tombino. A prescindere.
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12 commenti:

  1. Bravoooo!
    Pungente, divertente e puntuale.
    Incluso il P.S.

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  2. Potessero leggerlo.....vorrei vedere la faccia di queste persone in quel momento....la sensazione
    sarebbe da .....schifo!!!!!

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  3. Di tutto questo papiello mi ha colpito l'autodefinizione che ti dai di "fervente laico" ... e magari non sai neanche che significa.

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    1. Egregio S,
      poiché implicitamente me lo chiede, anche se con modo poco urbano,le do la mia definizione di "fervente laico". E' fervente laico chi non ha dogmi e sceglie in libertà di coscienza.

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    2. Al di là della definizione che dai, che non è nè carne nè pesce (chiunque potrebbe dire qualsiasi cosa, a questo punto), intendevo dire che non capisci la portata di quello che dici: è abbastanza tronfio e bigotto già chi si autodefinisce "fervente cattolico" (di solito non sono molti quelli che lo fanno e di solito sono proprio i "non ferventi"), è infatti segno di umiltà non farlo e non di rado si viene definiti "ferventi cattolici" nei discorsi di esequie (a meno che tu non sia un vescovo o una cosa del genere, per quanto non ordinato); è abbastanza tronfio, probabilmente bigotto laico, e in più surreale, uno che come te, anzichè aspettare di essere definito "fervente laico" da qualcun altro (non necessariamente alle esequie, s'intenda), si mette in rapporto-confronto con un presunto "fervente cattolico" per autodefinirsi "fervente laico", quasi a volersi incensare. E poi io da laico, che non amo i ferventi cattolici, come faccio a prendere sul serio uno come te che si autodefinisce "fervente laico"? E per cosa, poi? Per quattro post che pubblichi su internet? Suvvia, un pò di serietà e, soprattutto, un pò di umiltà. Sui modi poco urbani, non mi sembra di averne usato, mi sembra un pò risentito e poco urbano il tuo di atteggiamento ... e se continui a usare questo blog per autoincensarti, caro il mio fervente laico, mi sa che non sarò io solo a pensarla in tal modo.

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    3. Ascolta caro S... il tuo "papiello" mi ha asciugato di brutto... in sostanza cosa vorresti dire?
      O____O ??

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  4. Spassoso,curato e dadaista
    complimenti, come sempre è un piace leggere il tuo blog!

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  5. Mi chiedevo se la simpatia o non simpatia(che credo si possa sentire se c'è una frequentazione) sia dovuta al fatto che Riccardi è un fervente cattolico e lei un fervente laico! spero sia a prescindere!

    P.S.anche un cattolico sceglie in libertà di coscienza!
    Cordiali saluti e complimenti per il suo blog.
    Vanna

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    1. Infatti è a prescindere,gentile Vanna. Mi viene difficile tollerare l'arroganza (che di solito copre una mancanza) e la mala fede. Un cattolico di norma deve rispondere a qualche dogma, un laico no. Grazie per il suo apprezzamento.

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  6. Palma è un "laico", Riccardi un "cattolico". Si può parteggiare per uno e per l'altro, a prescindere evidentemente. Io sono "laico", ma apprezzo Riccardi. Quanto a Palma... non parlo, qualcuno potrebbe chiedere le mie dimissioni!
    Lauro

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  7. Proviamo a dirimere la questione tra S e Castruccio. D’impeto mi viene da dire che Castruccio è un fervente laico quanto S potrebbe essere un fervente attaccabrighe ‘virtuale’. Non se ne abbia a male S, ma se uno legge il suo post non può fare a meno di notare il suo ‘fervore’ sul ‘fervente’. Guardi che la sua ‘crociata’ contro il ‘fervente’ può diventare impegnativa. Perché vede l’Italia è piena di ferventi, cattolici e non. Pensi ci sono anche ‘ferventi ‘ammiratori di Bèlen Rodriguez e mi creda, a questo riguardo, hanno tutta la mia comprensione. Ci sono poi i ferventi ammiratori di Ronaldo,un calciatore famoso, ma questi li capisco un po’ meno.
    Tra l’altro, con questa crociata contro i ‘ferventi’ lei rischia di aprirsi a una conoscenza di se stesso che la potrebbe condurre ad esplorare abissi, finora inesplorati, della sua personalità. E’ una battaglia difficile la sua, signor S, anche se posso capire da quale fervore è animato.
    Fervidi saluti

    Un fervente frequentatore di questo blog

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