Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 4 gennaio 2012

Giovannini (presidente Istat) e i suoi amici della Commissione non sanno far di conto.

Eh sì, cari lettori, avete letto bene.
Enrico Giovannini - Presidente Istat
L'esimio prof. Enrico Giovannini è scarsino sulle regole basilari e fondamentali della matematica. Probabilmente per questo motivo è presidente dell'Istat ( Istituto nazionale di statistica) nonché ordinario di Statistica economica alla Facoltà di Economia dell'Università di Roma “Tor Vergata”. Chissà mai come potrà insegnare quello che non conosce.
Si evidenzia questa grave lacuna dall'agile rapportino che la commissione da lui presieduta ha presentato lo scorso 2 gennaio dall'emblematico titolo “Attività e risultati della Commissione sul livellamento retributivo Italia-Europa”.(1)
Già il titolo è di per sé un vero esempio di confusione programmata: da un lato non si dice chi siano coloro che saranno sottoposti a studio e ad eventuale livellamento retributivo mentre contemporaneamente si fa intendere che il rapportino porterà a dei risultati. Errore.
Per non tenervi sulle spine disvelerò che questa commissione è stata costituita durante gli ultimi mesi del governo di poer nano Berlusconi (2) per appurare se gli emolumenti degli italici deputati siano in linea con quanto percepito dagli omologhi europei
In quanto a risultati, come potete immaginare, neppure l'ombra e dire che i dati raccolti dalla Commissione sono lampanti. Li capirebbe anche lo zio, quello non molto sveglio per intenderci, del sindacalista Raffaele Bonanni.
Per non correre rischi, fin da pagina 3, si dichiara che “Il lavoro della Commissione è subito apparso estremamente complesso per molteplici ragioni”(3) . Quindi ancor prima di iniziare, secondo la miglior tradizione, si mettono le mani avanti.
Questo concetto di estrema difficolà viene poi ribadito nelle pagine 4, 5, 8 e seguenti fino a pagina 19 dove il rapporto vero e proprio termina. Con un nulla di fatto. Ovviamente.
Il rapportino è proprio ino-ino infatti, inclusa la copertina consta di 19 paginette (non tutte scritte per fortuna) e di altre 18 pagine di allegati del tutto ininfluenti che vanno dal decreto legge di istituzione della Commissione alla costituzione della Commissione al bla-bla-bla-bla.
Vi starete senz'altro domandando: “ma da chi è composta questa commisasione?” La risposta è: da illustri personalità
Oltre a Enrico Giovannini, di cui s'è detto, siedono da altri 5 eminenti professori che, per pura pedanteria e per dar loro l'ebrezza della meritata notorietà, di seguito cito come da rapporto ufficiale:
o Dott. Roberto Barcellan, rappresentante dell’Eurostat;
o Prof. Avv. Alfonso Celotto, ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di
Giurisprudenza dell'Università degli studi "Roma tre" - esperto nominato dal
Ministro dell'economia e delle finanze;
o Prof. Ugo Trivellato, ordinario emerito di Statistica economica nella Facoltà diScienze Statistiche dell’Università di Padova;
o Prof. Giovanni Valotti, ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche dell’Università Bocconi di Milano;
o Prof. Avv. Alberto Zito, ordinario di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell' Università degli Studi di Teramo.3
Per onor di cronaca ricordo che la Commissione si è riunita ben 5 volte in 5 mesi. Quindi un vero tour de force, ritmi che neanche Marchionne, che lavora 85 ore al giorno (4) avrebbe potuto sostenere.
Lavoro duro, molto duro, sopratutto per capire il mandato normativo e le problematiche interpretative:
1 ) individuazione dei paesi sui quali calcolare i valori di riferimento;
2 ) definizione del perimetro degli enti da considerare;
3 ) individuazione degli enti “omologhi” negli altri paesi;
4 ) individuazione del perimetro della dirigenza pubblica da considerare;
5 ) definizione del concetto di retribuzione (e del “costo” complessivo) al quale fare
riferimento;
6 ) definizione della procedura da seguire per raccogliere i dati necessari al calcolo delle medie
retributive;
7 ) raccolta dei dati attraverso i canali diplomatici;
8 ) analisi dei dati ricevuti, ulteriori approfondimenti e calcolo dei valori di riferimento.
Dove emergono parole chiave come "valori di riferimento, perimetro, definizione del concetto di retribuzione, definizione della procedura da seguire, raccolta dei dati attraverso i canali diplomatici;
e analisi dei dati ricevuti, ulteriori approfondimenti". 
Concetti difficili da capire.
Lavoro duro, lavoro duro. Non c'è che dire.
Comunque tutti e sei questi illustri hanno partorito formule assolutamente astruse del tipo:

VRt = [(VGt * PILGt) + (VFt * PILFt) + (VSt * PILSt) + (VBt * PILBt) + (VOt * PILOt) + (VAt * PILAt)]
______________________________________________________________
PILGt + PILFt + PILSt + PILBt + PILOt + PILAt

oppure


ROCi = RLi + (OSi  pOSLIT ) = CLi – (OSi  pOSDIT)

o ancora


CL = RL + OS = RL + OSL + OS

Formule che Eta Beta mai si sarebbe mai sognato di partorire. Neanche dopo un'indigestione di naftalina. Il suo cibo preferito.
Invece loro, paft, l'hanno fatto così, senza alcuno sforzo. E neanche l'aiutino di due gocce di Gutalax. 
Da non crederci. Vero?
E poiché di norma chi non sa montare una canadese di solito progetta cattedrali ecco che i nostri chiedono più tempo ed approfondimenti di analisi.
In realtà la questione è assai semplice, a prova di zio Bonanni, basta buttare un occhio alla prima riga della tabella che si trova a pagina 16, che semplicemente recita gli importi lordi mensili:
ITALIA = 11.283,3
FRANCIA = 7.100,2
GERMANIA = 7.668,0
SPAGNA = 2.813,9
PAESI BASSI = 8.503,9
BELGIO = 7.374,0
AUSTRIA = 8.160,0
E' evidente che i nostri guadagnano di più. Bravo zio!
Peraltro la deputata Marina Sereni, vice presidente vicario dei deputati PD (ahinoi), con un'improvvida lettera (5), che la dice lunga sul suo acume politico, fornì il destro per dimostrare quanto di netto portino a casa questi cristallini campioni della democrazia.
Un suggerimento per i sei professoroni: che ne direste di dedicare la prossima sessione della commissione al ripasso di regolette come il minimo comun denominatore (m.c.d.) e il Massimo Comune Divisore (M.C.D.)? (6)
Così, senza parere, se non proprio un bagno di umiltà almeno un pediluvio, di umiltà. E magari anche di buon senso.

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(2) La Commissione è stata istituita il 28 luglio 2011
(3) quanto è in corsivo è direttamente tratto dal rapporto depositato

1 commento:

  1. Nella difesa a spada tratta degli stipendi dei parlamentari non va dimenticato l'ineffabile Sposetti (PD...ovvio de sinistra eh eh eh..) che sul Corsera con grande faccia tosta ha ribadito che poichè loro...si loro...fanno un lavoro importante e vitale per il paese...insomma, vogliono che i sordi un se toccano.
    Di Sposetti mi pare questo blog se n'è occupato di recente...
    Su compagni...su compagni....

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