Ciò che possiamo licenziare

sabato 27 marzo 2010

Berlusconi è diventato comunista

Sì, io so.
Io so e ne ho le prove.
Berlusconi è diventato comunista.
No, non perché ha frequentato Putin e la sua dacia.
No, non perché ha deciso di comprare anche il partito dell’uomo di Bettola – d’altra parte per trasformare il PD nel partito dell’amore è un attimo, basta aggiungere una semplice L.
Sì, io so e ne ho le prove.
Berlusconi è diventato comunista.
No, non perché ha voluto riconquistare la rossa Veronica.
No, non perché ha sentito Rossella parlare della sua gioventù e dei cortei del ’68.
No, non perché Ferrara gli ha raccontato di quando era “responsabile fabbriche” della federazione del PCI di Torino.
La colpa è di Bondi.
Bondi il rosso. Bondi il comunista di Toscana.
Sì. io so e ne ho le prove.
Bondi teneva ben nascosta tra i numeri della sua collezione de “il giornale” la prima copia della prima edizione, scritta in cirillico, del “Che fare?”, con tanto di dedica autografa di Lenin.
La dedica recita: “Al caro pupilloski Sandroski. Con ammirazione!” Firmato, Lenin.
Quando Berlusconi ha trovato il libro è rimasto annichilito, si è accasciato sulla rigida sedia modello savonarola che Sandro, l’austero monaco, usa e guardandolo con gli occhi annebbiati ha mormorato: “Tu quoque Sandro, fido coordinatore mio.”
Ma Bondi buttandosi in ginocchio e bagnandogli le mani con rosse e calde lacrime e con la sua voce stentorea ha scandito:”leggi … leggi…leggi…. sembra scritto da te, mio piccolo Lenin”
Berlusconi allora, colto da improvvisa glossolalia, ha iniziato a leggere il cirillico e ad ogni pagina il suo sorriso si allargava e si allargava e si allargava fino a aggiungere e addirittura superare il limite delle orecchie e ripeteva: “bellissimo …bellissimo …. bellissimo… come l’avessi scritto io….ma questo sono io”
Poi guardò Bondi e, con gli occhi scintillanti per la passione, disse: “ecco … ecco … questo è il punto: il centralismo democratico”
Le note dell’Internazionale risuonarono improvvise mentre il coro dell’Armata Rossa, diretto da Apicella, intonava:
           Союз нерушимый республик свободных
           Сплотила навеки Великая Русь.
           Да здравствует созданный волей народов
           Единый, могучий Советский Союз!
(in lingua originale, tanto lui capisce. Non come voi) e un raggio di sole lo avvolgeva.
Poi, in piedi sulla savonarola, sporgendosi oltre la spalliera, con il braccio destro teso (proprio un Lenin) guardò il fedele coordinatore e prese ad urlare (con amore):”il centralismo democratico ….il centralismo democratico, la maggioranza decide e la minoranza applaude. Convinta.”
Ieri, venerdì 26 marzo*, finalmente Berlusconi si è scoperto e ha detto: “…si sa che in un partito del 40% esistono diverse sensibilità e l’importante è arrivare comunque a una decisione a maggioranza e che la minoranza l’accetti”.
Berlusconi-Ленина(Lenin) è diventato comunista.
Io lo so e ora lo sapete anche voi. E ne avete le prove.
Effetti collaterali:
1- Cicchitto, da ex socialista di sinistra, per la gioia ora sta saltando come un indemoniato.
2- Gasparri conferma: “l’ho sempre saputo ma non dicevo niente”.
3- Capezzone ha commentato:”Lenin, copiando Berlusconi è sempre stato un liberale e un liberista”
4- Feltri titola: “Ecco finalmente il vero comunismo!” (caratteri di scatola, ovviamente)
5- Daniela Santanchè ha avuto un mancamento.




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* Corsera, pag.6, articolo di Marco Galluzzo

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